Teatro Gesualdo, abbonamenti boom: superata quota 1200

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Teatro Gesualdo, abbonamenti boom: superata quota 1200. C’è un pubblico affezionato, composto dai vecchi abbonati, molti dei quali hanno già confermato la loro presenza, e c’è anche un pubblico nuovo, curioso, che si affaccia per la prima volta davanti al palcoscenico di Piazza Castello, attirato da un cartellone di assoluto valore e dai suoi eccellenti interpreti.

Artisti che costituiscono una garanzia e ritornano con piacere a calcare la scena ad Avellino proprio per quel feeling instauratosi con la sala. Negli anni il Teatro Carlo Gesualdo ha saputo conquistare un pubblico variegato: dagli amanti del genere, attenti e competenti, ai tanti neofiti, magari sensibili alla cultura della propria città.

È quanto emerge chiaramente dai numeri registrati fin qui, perché sebbene siano tantissimi gli abbonamenti alla rassegna Grande Teatro, piacevolmente inaspettato è anche il grande interesse per il Teatro Civile, una delle forme più vitali del teatro contemporaneo che con la sua funzione informativa e formativa si è fortemente imposto negli ultimi anni con nomi di spicco del panorama culturale italiano.

Del resto, ad Avellino la voglia di teatro, in tutte le sue sfaccettature, non finisce qua. È già ottima, infatti, anche la partecipazione alla rassegna “Danza” che quest’anno vedrà sul palcoscenico del Gesualdo la “Moscow Classical Russian Ballet”, una delle più prestigiose compagnie di danza del balletto classico a livello mondiale.

Intanto, aspettando il via libera alla vendita dei biglietti dei singoli spettacoli, prevista a partire dal prossimo 26 settembre, c’è ancora la possibilità di abbonarsi fino all’inizio della stagione teatrale che verrà inaugurata il 13 ottobre con la performance di Massimo Ranieri “Sogno e son desto 400 volte”, che vedrà esibirsi l’artista napoletano nella triplice veste di cantante, attore e narratore.

Sono invece già in vendita presso il botteghino del teatro i biglietti per gli eventi speciali (fuori abbonamento): Angelo Pintus, Notte Viennese, Edoardo De Crescenzo.