Teatro, Foti: “Giornata importante, nonostante le miserie umane. Piazza Castello, soluzione a breve”

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Marco Imbimbo – Quella di oggi la definisce una «giornata importante» perché riapre il teatro, ma il sindaco Foti ne approfitta anche per parlare di Piazza Castello e lanciare un messaggio al prossimo sindaco: «Chiuda il capitolo del terremoto».

Nel frattempo c’è da brindare alla ripresa delle attività del Massimo cittadino: «La città si riappropria del teatro – esulta Foti. Siamo passati attraverso una evidente crisi che è stata superata, ma è importante che ad ottobre ripartano le attività». Sulla sua presenza alla conferenza stampa per la riapertura del teatro, c’è chi ha ironizzato parlando di un Foti nel cartellone. Ma c’è anche chi ha visto, la conferenza stessa, come uno strumento di propaganda elettorale. «Capisco le difficoltà delle miserie umane, ma non le condivido», taglia corto Foti.

Per un teatro che riapre c’è una piazza Castello che continua a non vedere la luce. Ieri, in Provincia, c’è stato un incontro alla presenza anche dell’Arpac, per definire la documentazione da inviare alla magistratura e ottenere il dissequestro dell’area, passaggio fondamentale per far ripartire i lavori. «Il mio desiderio è andar via facendo cominciare l’intervento di pavimentazione – annuncia Foti. Per riuscirci dobbiamo chiedere il dissequestro, motivandolo».

Lo sblocco dell’impasse è legato agli agenti inquinanti nel sottosuolo, messi in sicurezza con il precedente intervento, e la presenza di falde acquifere. Alla magistratura bisognerà dare garanzia che non sussistono problemi di inquinamento. «Le attività previste dalla norma di campionatura delle acque, per verificare che non siano inquinate né che possa capitare nel tempo, si possono svolgere tranquillamente, visto che sono stati installati vari sensori per verificare la qualità delle acque – spiega Foti. Quindi, a prescindere se l’area resta chiusa o viene riaperta per la pavimentazione, questa attività di controllo potrà essere svolta per i prossimi anni. Dobbiamo spiegare, attraverso i nostri legali, questa condizione e sperare che il magistrato comprenda bene la necessità della riapertura di questa piazza, sia per il teatro che i cittadini e i commercianti». La richiesta di dissequestro dell’area potrebbe arrivare già nei prossimi giorni.

Passando al tema delle elezioni amministrative, Foti non esprime giudizio sul futuro consiglio comunale: «Non deve piacere a me, ma a cittadini di Avellino che lo hanno liberamente votato. È un consiglio comunale in cui è importante che abbia anche un filo logico di continuità sugli atti fatti in questi anni». Mentre sulla sua composizione, sottolinea: «Nella lista del Pd sono stati eletti tutti i consiglieri che mi hanno sostenuto in questi 5 anni».

La prossima amministrazione, però, potrebbe andare incontro al rischio dell’anatra zoppa. Nel caso in cui al ballottaggio vincesse Ciampi, si ritroverebbe senza maggioranza. «Se pure teoricamente si dovessero coalizzare tutti i perdenti al primo turno, bisognerebbe andare a verificare se gli elettori gradiscono questa proposta – sottolinea Foti. Di sicuro, se io mi dovessi ritrovare come sindaco eletto senza maggioranza, non ci andrei proprio al Comune. Per quel che mi riguarda, rinnoverò il mio voto a Pizza perchè ritengo che sia la persona che, in questo momento, può dare un contributo importante alla città di Avellino».

A prescindere da chi sarà il prossimo sindaco, Foti lascia dei consigli: «Tenere sotto controllo i conti del Comune, perché le condizioni finanziarie degli enti locali sono sempre difficili. Non c’è da stare tranquilli. Inoltre lo invito a riorganizzare la macchina dirigenziale e preoccuparsi di lavorare al reperimento dei fondi per chiudere il capitolo del Terremoto, eliminando quella ricostruzione effettuata con prefabbricazione industriale. E’ uno scandalo che deve sparire dalla città di Avellino».