Teatro e inchieste choc in Consiglio Comunale: “La politica non può fare spallucce”

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Marco Imbimbo – Dare risposte concrete sul futuro del teatro “Gesualdo” e farlo uscire da questo clima di incertezza. È ciò che chiedono le opposizioni consiliari e che verrà ribadito il prossimo 13 novembre in Aula. La conferenza dei capigruppo riunitasi questa mattina ha fissato le date delle prossime sedute di Consiglio. Oltre a quella sul teatro, ce ne sarà un’altra il 24 novembre per affrontare lo stato in cui versa il patrimonio comunale.

Il 13 novembre, inoltre, prima di parlare del Massimo cittadino, si parlerà anche delle condizioni in cui versa la città. «Abbiamo dovuto chiedere di permettere al consiglio comunale una discussione su ciò che è accaduto in città in questi giorni», spiega l’esponente d’opposizione Giancarlo Giordano.

«Il Consiglio non può essere un corpo estraneo, in particolar modo su una vicenda brutta e amara che vede coinvolti minorenni e uomini adulti, una vicenda molto triste. Questa città sembra regredire anche su un piano etico e la politica non può fare spallucce di fronte a tutto ciò». Poi si parlerà del “Carlo Gesualdo” perché l’amministrazione ancora non ha trovato una soluzione concreta. Anche la proposta di esternalizzazione è stata ritirata due volte dall’Aula e domani dovrà passare all’esame delle commissioni “Cultura” e “Trasparenza”.

«Ho chiesto – prosegue Giordano – che l’amministrazione venga con una propria delibera corretta, senza attendere che la maggioranza faccia aggiustamenti. Noi, intanto, proprio su questo argomento rientriamo nelle commissioni perché è utile stare dietro a questa vicende». La proposta dell’esternalizzazione, intanto, continua a non piacere all’opposizione. «Il teatro non può essere considerato solo un peso – sottolinea Giordano – perché ci sono anche gli introiti che provengono dai saggi di danza. Però bisogna fare una sottile distinzione tra l’aprire una porta per fare uno spettacolo e quella che invece è una stagione teatrale. Quest’ultima ha bisogno di programmazione, progetto, credibilità e tenuta economica. Inoltre un teatro ha bisogno di certezze anche per attività collaterali come saggi di danza e coinvolgimento delle scuole. Loro programmano le proprie attività in base a chi gli permette di farle in determinati spazi e luoghi. La proposta del Pd è confusa al punto che l’hanno già ritirata due volte. Non si può sopportare più il clima di incertezza».

Molto duro anche il commento di Alberto Bilotta, capogruppo Udc, su quanto sta avvenendo in capo al Massimo cittadino. «Questa amministrazione non si impegna a trovare una soluzione, ma tira a campare. La cosa più assurda è che da un anno e mezzo che portiamo avanti questa vicenda e si parla adesso semplicemente di trovare una soluzione misera per salvare la stagione teatrale, mentre non si parla del futuro di un Teatro che allo stato attuale è chiuso. Noi – prosegue Bilotta – chiediamo che ci sia un rilancio del Gesualdo, basato su una forma di gestione stabile nel tempo. A noi poco interessa che venga fatta o meno una stagione teatrale, tra l’altro dati i tempi lo vedo anche impossibile. Preferiremmo usare questo poco tempo rimasto a disposizione per creare un collante con le associazioni, i cittadini, i privati che possono finanziare attraverso un’idea di cultura teatrale. Il resto sono chiacchiere che servono per la prossima campagna elettorale».

Il prossimo 24 novembre, invece, ci sarà un consiglio monotematico sul patrimonio comunale.

«Abbiamo chiesto – spiega Giordano – una discussione sullo stato del patrimonio comunale che riguarda case, grandi strutture come stadio, palazzetto e piscina, ma anche quelle come Eliseo e Teatro. La linea di questa amministrazione era mettere a reddito queste strutture, ma siamo lontani dal farlo. Inoltre ci sono anche assegnazioni ad associazioni, realtà culturali e sociali, che stanno beneficiando di trattamenti particolari che vogliamo capire sia nel modo che nei motivi e perché alcune realtà possano stare in strutture comunali con queste modalità».