TAURANO- Comune, Chiesa, Associazioni, cittadini. Un coro di sdegno contro le fiamme dolose che hanno colpito lo storico bar Tripoli, che a Taurano e’ una vera e propria istituzione (la Caffetteria e’ aperta dal 1919). Per ora via social, ma gia da domani mattina con un presidio davanti all’esercizio commerciale. Una reazione unanime, a partire dal sindaco Salvatore Maffettone e dalla sua amministrazione: “L’amministrazione Comunale di Taurano esprime profondo disappunto e condanna fermamente l’atto vandalico ai danni del bar Tripoli in piazza Freconia.
Il Sindaco e tutta l’Amministrazione Comunale esprimono la propria solidarietà ai proprietari Sebastiano e Ivana. Ci auguriamo che su questo episodio negativo le forze dell’ordine possano fare piena luce,garantendo il proprio apporto in termini di sicurezza”. La Parrocchia di San Michele Arcangelo ha voluto unirsi al coro di sdegno per quamto accaduto ai danni dello storico bar della Piazza: “Chi chiude gli occhi su Dio non sa tenerli aperti neanche sugli uomini e sa fare solo male alle persone innocenti… piena solidarietà e vicinanza a Sebastiano e Ivana”. La Proloco intanto invita ad un presidio davanti al locale nel mirino del raid, fissato per domani mattina: “Viviamo una crisi di corresponsabilità, in un epoca in cui la dimensione comunitaria è al lumicino, il legame tra cittadini e la difesa del bene comune può essere espresso solo attraverso la corresponsabilità e l impegno.
La proloco Taurano, da anni si impegna in un percorso di tal genere, invita domani mattina dalle ore 10: 30 in poi, in piazza, per una testimonianza e denuncia, per un momento di solidarietà e impegno civico, per occupare e preservare e difendere uno spazio di tutti, la piazza, simbolo di comunità e condivisione, di scambio e di conoscenza, oggetto di un vile atto intimidatorio verso il bar ” Antica caffetteria 1919″ degli amici Sebastiano e Ivana, traduciamo in pratica le buone intenzioni, e le solidarietà virtuali, i like di consenso”. Intanto le indagini dei Carabinieri della Stazione di Lauro, agli ordini del maresciallo Alessandro Scafuri continuano. In particolare per cercare eventuali tracce dalle immagini di videosorveglianza di locali o abitazioni private limitrofe alla Piazza.