Atripalda, accusati di usura ed estorsione: scattano le manette per un 50enne e un 32enne. Sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale dei carabinieri di Avellino, guidato dal Capitano Pietro Laghezza, a dare esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale del capoluogo irpino.
Tra le vittime dei due, anche un imprenditore. Secondo le accuse, i presunti aguzzini li costringevano a pagare interessi con un tasso che superava il 120% annuo, in un caso addirittura il 180%. A volte, le vittime, proprio per far fronte a questi debiti nei loro confronti, erano costretti a chiedere ulteriori prestiti. Spesso alienavano agli usurai anche dei loro beni.
Le indagini sono partite perché una delle vittime ha sporto denuncia per lesioni personali. Sono durate vari anni, anche per la complessità degli accertamenti. Gli investigatori hanno dovuto ricostruire i movimenti finanziari, attraverso indagini articolate. Sono state ascoltate persone informate sui fatti, sono state effettuate anche delle perquisizioni, sono stati analizzati documenti e i flussi di ingenti somme di denaro, movimentate anche con operazioni extracontabili.