Taglio del nastro per la sede della Lega in città. Aspettando il Vice di Salvini

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Renato Spiniello – Taglio del nastro per la sede della Lega ad Avellino. A via Mancini, gli esponenti del partito del Carroccio, tra cui il segretario provinciale Sabino Morano e i due riferimenti giovanili Giuseppe D’Alessio (coordinatore provinciale giovanile) e Alessandro Iandolo (portavoce cittadino dei giovani), si sono ritrovati per presentare l’importante convegno di sabato, organizzato dai giovani salviniani e titolato “Dall’Europa di Mastricht a quella dei popoli sovrani”.

All’evento, in programma alle 10:30 sempre presso la sede di via Mancini, prenderà parte anche l’onorevole Andrea Crippa, da poco nominato dal leader della Lega Matteo Salvini Vicesegretario del partito insieme a Giancarlo Giorgetti e Lorenzo Fontana. “La costante presenza dei nostri esponenti nazionali sui territori testimonia come questa forza così in crescita in Italia si stia radicando sempre più anche nel Mezzogiorno – spiega Sabino Morano presentando l’evento – oggi – continua – inizia una nuova fase di radicamento della Lega in città in vista delle imminenti elezioni e nei prossimi giorni promuoveremo una serie di iniziative tese a far conoscere quelli che saranno i nostri programmi che partono dalle istanze dei cittadini”.

E proprio in tema elezioni fra poche ore i vertici del Centrodestra avellinese si riuniranno al Grand Hotel Irpinia con l’obiettivo di riaprire i rapporti tra Lega e Forza Italia. “Abbiamo inteso promuovere quest’incontro raccogliendo la disponibilità arrivata da Forza Italia, che sembra voler invertire quel percorso che fino a ora la stava portando verso soluzioni diverse – aggiunge Morano – per noi il Centrodestra unito è il punto di partenza, così come la riconoscibilità politica delle coalizioni, detto ciò siamo i primi a guardare a un allargamento del perimetro dando vita a una consulta del buon governo aperta alla società civile con l’intento di mettere insieme le migliori intelligenze al servizio della città”.

I primi nomi apicali per riunire questa coalizione sono quelli del giornalista Francesco Pionati e dell’imprenditore vitivinicolo Piero Mastroberardino; il primo, tuttavia, non risponderebbe al profilo designato dal leader dei salviniani irpini. “La politica è l’arte del possibile – precisa Morano – tuttavia siamo più orientati a guardare un profilo diverso e slegato dal passato. Mastroberardino, invece, è un profilo che mi piace molto ma al momento non ci sono situazioni definite”. Per quanto riguarda invece la fuga in avanti di Damiano Genovese, Morano è convinto che in caso di Centrodestra unito si troverà certamente una convergenza anche con l’ex consigliere comunale e provinciale.

Immancabile infine un passaggio su Ariano e Montoro, città anch’esse coinvolte nella tornata elettorale. “Il punto fermo è la riconoscibilità politica di una coalizione che quando unita è vincente. Ad Ariano abbiamo fatto delle proposte al primo cittadino uscente Domenico Gambacorta, aspettiamo una risposta anche se fino a ora sembra che la volontà di Forza Italia sia quella di mimetizzarsi in un civismo di necessità”.

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