Tagli sanità, De Mita: “Sblocco del turn over priorità per Irpinia”

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Roma – Revisione e razionalizzazione dei tagli alla spesa sanitaria, sblocco del turn over, premialità per le aziende sanitarie e ospedaliere virtuose: sono questi i temi toccati dall’onorevole Giuseppe De Mita nell’ambito dell’audizione “La sfida della tutela della salute tra nuove esigenze del sistema sanitario e obiettivi di finanza pubblica” tenuta dalla V Commissione Bilancio e dalla XII Commissione Affari Sociali che ha visto la partecipazione dell’Ispettore capo dell’Ispettorato generale per la spesa sociale della Ragioneria Generale dello Stato, Francesco Massicci.
“La mia esperienza – ha dichiarato l’onorevole De Mita in avvio del suo intervento – mi porta a guardare con dubbio all’approccio che si sta seguendo da alcuni anni a questa parte. Ho visto come ci si è approcciati, ad esempio, in Campania al cosiddetto piano Zuccatelli. In astratto il piano era condivisibile, ma quando si è trattato di misurare la coerenza del piano con le realtà territoriali, è emerso con chiarezza come non rispondeva alle domande vere che arrivano dal territorio. Tanto che, per l’Irpinia, non solo il piano è stato modificato, con il decreto 29, ma un ospedale che doveva esser chiuso, quello di Sant’Angelo dei Lombardi, unico caso in Campania, è stato potenziato. Oggi mi resta il dubbio che l’intervento che si sta portando avanti mantenga elementi di grossolanità con un risparmio teorico, ma soprattutto con una riduzione reale dei diritti di salute dei cittadini”.
A seguire l’onorevole De Mita ha portato all’attenzione delle Commissioni e dell’Ispettore Massicci alcune questioni pratiche relative alla Campania e all’Irpinia. Si tratta di rilievi che vengono mossi in sede nazionale dato il regime commissariale, e quindi la competenza governativa, che ancora interessa la Campania.
“In Campania – ha continuato – si controlla con rigore la spesa, ma non c’è alcun controllo sul fatto che alla riduzione della spesa debba corrispondere una riorganizzazione efficiente della rete territoriale. Va necessariamente introdotto un criterio di controllo dell’azione dei manager sull’organizzazione del territorio. Il rischio, e allo stesso tempo il paradosso, sarebbe che, alla presunta inadeguatezza degli ospedali periferici, si aggiunga, di fronte ad una non adeguata organizzazione del territorio, l’inadeguatezza dei grandi ospedali”.
“La seconda questione che è opportuno sottolineare – ha dichiarato ancora l’onorevole De Mita – è relativa al personale. E’ da anni che non si arriva allo sblocco del turn over e quindi si è costretti a ricorrere al convenzionamento che costa molto di più di nuove assunzioni. E quindi non si arriva nemmeno ad ottenere il risparmio. Sbloccare il turn over significherebbe inserire nel sistema sanitario energie fresche, persone motivate perché è anche un diverso approccio umano che può garantire una modalità di risposta più spedita”.
Ancora sullo sblocco del turn over. “Se si è così rigorosi nel controllo della spesa – ha continuato l’onorevole De Mita – allora bisognerebbe controllare anche come si attua lo sblocco del turn over. Se si lascia la decisione alle Regioni, allora ci si può trovare di fronte a chi decide di assumere infermieri, ma anche a chi preferisce assumere amministrativi e, in una situazione come quella che stiamo vivendo, non credo che servano amministrativi. Ma con l’attuale sistema ci si può trovare anche di fronte a situazioni del genere”.
Infine i risparmi delle aziende sanitarie ed ospedaliere. “E’ inaccettabile – ha continuato De Mita – che i risparmi realizzate da alcune Asl vadano a coprire il buco prodotte da altre. Non è previsto alcun criterio premiale e questo non è tollerabile”.
“Il punto vero – ha così concluso De Mita – è che non vorrei che cadessimo dall’universalismo degli anni scorsi, dentro il quale è finita la tutela di tutto, ad una situazione nella quale tagliamo indiscriminatamente. Va, invece, allocata la spesa laddove serve. Aiutiamoci, perciò, nel dialogo a correggere queste storture. Il rischio è di non intervenire su questi punti che sono prioritari per poi presentare relazioni che ci dicono che si sta risparmiando, come se il risparmio volesse dire efficienza ed efficacia del servizio”.
Su queste questioni, a breve, l’onorevole Giuseppe De Mita presenterà una interrogazione parlamentare al Ministro della Salute, onorevole Beatrice Lorenzin.

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