di Claudio De Vito – Il Calcio Avellino di nuovo via dal Partenio-Lombardi. È lo scherzetto di Halloween da parte di Walter Taccone che ha fatto sapere al Comune di voler rimanere aggrappato allo stadio grazie all’iscrizione al campionato provinciale Under 15 della sua U.S. Avellino caduta in disgrazia. Se non avesse dato un segnale in tal senso, la convenzione sarebbe decaduta automaticamente.
Una mossa non ancora ratificata dalla FIGC, ma che ha irritato non poco la società di Gianandrea De Cesare stanca di essere ospite nell’impianto in cui finora la squadra di calcio che rappresenta la provincia ha disputato le sue partite del torneo di Serie D. La SSD infatti avrebbe ottenuto il prolungamento di altri trenta giorni dell’accordo sottoscritto per i mesi di settembre e ottobre. Uno scenario evidentemente non più sostenibile.
La reazione al passo deciso di Walter Taccone non è tardata ad arrivare con il gelo tra le parti e l’abbandono del Partenio-Lombardi da parte del club targato Sidigas. A partire da domani infatti gli allenamenti si svolgeranno presso il Country Sport di Picarelli, già quartiere generale dei lupi nel post-Sturno in attesa di raggiungere l’accordo con Walter Taccone a settembre. Annullato il test con la Juniores inizialmente previsto: alle 14.30 regolare seduta senza sgambata in famiglia.
“La Calcio Avellino SSD ringrazia il Country Sport per la disponibilità dimostrata – si legge in una nota diramata nella tarda serata – la società comunica altresì che si sta attivando per trovare una soluzione alternativa allo stadio Partenio-Lombardi, compatibilmente con gli impegni già calendarizzati dalle strutture stesse”. Proprio così: l’Avellino cerca casa altrove per allenamenti e gare casalinghe.
Troverà facilmente asilo in terra irpina nel primo caso, ma per il campionato dovrà emigrare fuori provincia con buona pace dei 2.200 abbonati. Intanto sarà corsa contro il tempo nelle prossime ore per reperire un terreno di gioco per la Juniores impegnata in casa sabato. È lo scherzetto di Halloween ben riuscito di Walter Taccone a Gianandrea De Cesare.