di Claudio De Vito – E aumento di capitale fu. I conti dell’Avellino respirano grazie all’aumento di capitale utile a ripianare le perdite di bilancio della stagione 2017/2018. Walter Taccone aveva annunciato l’operazione lunedì all’interno della nota diramata in piena bufera per l’inchiesta della Procura e questo pomeriggio intorno alle 17.30 è salito allo studio del notaio Massimo Giordano per espletare l’ultimo passaggio dell’iter per l’iscrizione al prossimo torneo di B.
Con lui il responsabile finanza e sviluppo del club (nonché ex responsabile del marketing) Roberto Di Gennaro ed il revisore dei conti Pasqualino Vuolo per oltre tre ore di full immersion. Una pura formalità secondo quanto il patron biancoverde ha sempre sostenuto. Una ricapitalizzazione dal valore di 2 milioni e 200mila euro da consegnare alla Covisoc per le verifiche di rito.
Ma gli stipendi del trimestre marzo-aprile-maggio con relativi contributi sono stati pagati, la fideiussione presentata e ora è stata affrontata la ricapitalizzazione che ossigena il bilancio societario. La questione iscrizione può finalmente finire in archivio. Non certamente quella relativa all’ingresso di un nuovo socio di minoranza destinata invece ad aggiornarsi nei prossimi giorni. Walter Taccone ha chiesto aiuto all’ex presidente dell’Avellino Gaetano Tedeschi che sta lavorando per l’acquisizione del 30% delle quote del club da parte di una cordata americana.
Il closing è slittato, ma intanto il massimo dirigente del sodalizio biancoverde avrebbe costituito – in attesa di riscontri ufficiali – un consiglio d’amministrazione con Roberto Di Gennaro e con l’ex coordinatore generale della Casa di Cura Santa Rita Maurizio Guerrini. Scenari societari in evoluzione con la mannaia della magistratura ordinaria per i vari reati di natura fiscale contestati dai pm.