T-shirt e cellulari per truccare concorso della Polizia Penitenziaria, tre arresti e 160 avvisi ai concorrenti

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Associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata in danno dello Stato e altri gravi reati commessi in relazione alle procedure per il reclutamento, nel 2016, di 400 allievi agenti del Corpo di Polizia Penitenziaria.

Questi i capi di accusa per tre persone che stamane sono finite agli arresti domiciliari in un’operazione che ha coinvolto i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli e personale del Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria.

Le indagini, svolte tra la Procura di Napoli e quella di Roma, hanno consentito di acquisire gravi indizi sulla divulgazione di materiale riservato riferito ad un concorso pubblico. Il tutto avvenuto per mano di un soggetto legato da rapporti di lavoro alla Intesistemi spa di Roma, la società che si era aggiudicata l’appalto per l’elaborazione, la stampa e la fornitura dei questionari da utilizzare per la prova scritta, tenuta a Roma dal 20 al 22 aprile 2016. I destinatari dei provvedimenti, come le persone già colpite da misura restrittiva e altri loro stretti collaboratori, avevano poi venduto questo materiale a un numero consistente di candidati.

Alcuni concorrenti erano stati scoperti durante lo svolgimento della prova scritta con sistemi di comunicazione a distanza (auricolari, telefoni cellulari, ecc), cover di telefonini, braccialetti che riproducevano le sequenze di risposte esatte ai questionari, t-shirt sulle quali erano state impresse risposte esatte sotto forma di simboli matematici.

“Sono ottimi e proficui i rapporti di collaborazione fra l’Amministrazione Penitenziaria e la Procura della Repubblica di Napoli, come dimostra l’operazione di oggi. Il mio personale ringraziamento va al Procuratore e ai magistrati che hanno coordinato l’inchiesta, nonché agli uomini del NIC della Polizia Penitenziaria e della Guardia di Finanza che l’hanno portata a termine con successo”: così il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Francesco Basentini in merito all’operazione sul concorso truccato.

A conclusione dell’operazioni di esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, si è dato seguito a circa 160 avvisi di conclusione delle indagini nei confronti dei concorrenti che avevano fatto uso del materiale riservato, nonché di intermediari e di altri soggetti emersi in rapporti illeciti afferenti alla divulgazione dello stesso materiale con i principali indagati.

Sono stati inoltre eseguiti due decreti di sequestro preventivo di una Hummer e di uno scooter di grossa cilindrata che, a quanto risulta delle indagini, sarebbero stati acquistati con i proventi delle attività contestate.

Il concorso in questione e la relativa prova scritta erano stati annullati il 22 giugno 2017 dal Capo del Dipartimento della Polizia penitenziaria che vista la gravità dei fatti accertati, aveva richiesto la ripetizione della prova, espletata poi a luglio 2017.