Svolta per il Congresso Pd, votano anche i 2000 tesserati online: il clamoroso autogoal del Direttorio

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Pasquale Manganiello – “Invito a mettere in atto tutte le procedure necessarie per svolgere il Congresso Provinciale straordinario entro il 23 luglio, a partire dall’adozione del regolamento congressuale, che dovrà essere approvato dalla Segreteria Regionale d’intesa con il Comitato Reggente della Federazione.

Il diritto di elettorato attivo e passivo sarà riservato agli iscritti alla data del 28 febbraio 2017 presenti nell’anagrafe certificata dalla Commissione Provinciale per il Congresso Nazionale. Relativamente ai richiedenti l’iscrizione online che avevano optato per il pagamento con bollettino postale e che non sono stati inseriti nell’anagrafe certificata 2016 a causa della mancata dimostrazione dell’avvenuto pagamento nei termini della quota di iscrizione, saranno ammessi all’elettorato attivo e passivo solo ed esclusivamente coloro che presenteranno copia del bollettino postale da cui si evince il versamento della somma di almeno €15 effettuato entro e non oltre il 28 febbraio 2017.”

E’ questo lo stralcio più significativo della lettera inviata dal Responsabile Nazionale Organizzativo del Pd, Andrea Ricci, al Segretario Regionale, Assunta Tartaglione, pubblicata dal collega Vincenzo Di Vaio su Orticalab.

La condizione che cambia e rovescia di significato tutti i piani messi in atto dalla triade del Direttorio De Luca-D’Amelio-Famiglietti, per accelerare i tempi del Congresso provinciale Pd, stravolge ogni tipo di ragionamento fin qui adottato. Apertura alle circa 2000 tessere online che significa “sorpasso” dell’asse De Caro-Festa-D’Agostino che, facendo qualche rapido conto, ha ora in mano la maggioranza del Partito.

La bozza di regolamento è già arrivata a Napoli e l’inversione di rotta giunta dalla Capitale sulla platea congressuale mette con le spalle al muro l’attuale “reggenza” del partito che si è esposta con vigore per stringere i tempi e forzare la celebrazione dell’adunata dem nonostante la calura estiva. Il parlamentare Famiglietti, in alcuni commenti sulla sua pagina fb, aveva acclarato:

“La nostra federazione era stata già autorizzata a svolgere il congresso provinciale prima del congresso nazionale con un deliberato della direzione nazionale. Poi si e’ deciso di spostarlo dopo il congresso nazionale e dopo le amministrative. Dopo averlo concordato con il nuovo responsabile organizzazione nazionale Rossi, la segretaria regionale ha convocato noi 4 membri del coordinamento provinciale per fissare regolamento e tempi del congresso provinciale che rispecchiano, tra l’altro le stesse modalità già individuate per lo scorso mese di marzo, in sostanza occorrono tre settimane per chiudere le procedure congressuali.”

Impossibile, per chi tiene alla propria credibilità, tornare indietro dopo queste parole.