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“Svendere” il teatro per salvarlo. Foti tenta il blitz, la maggioranza lo stoppa

La proposta è stata illustrata a voce, senza averla prima consegnata materialmente ai consiglieri della sua maggioranza che, dal canto loro, non hanno nascosto il proprio disappunto per quanto accaduto. Quello del primo cittadino Paolo Foti è apparso a tutti gli effetti un vero e proprio blitz sul futuro del teatro Gesualdo. In un Palazzo di Città assolutamente blindato e con la stampa che non ha potuto varcare la soglia di quello che doveva essere un “palazzo di vetro”, ma è stata lasciata fuori, la maggioranza ha provato a discutere del Massimo Cittadino, anche se non è andata come previsto.

Il sindaco ha illustrato ai pochi presenti quelle che sono le sue intenzioni, anzi quella che sarà una delibera che, in teoria, sarebbe dovuta arrivare in Giunta giovedì, prima dello stop imposto oggi dalla maggioranza. Per far ripartire le attività del teatro si sta pensando a un’esternalizzazione della gestione di tutta la struttura, in pratica affidare a terzi il Gesualdo nel suo complesso per un anno e dietro il pagamento di un fitto. Una cifra che rischia di diventare irrisoria per una struttura del genere visto che sarà sicuramente inferiore ai 400 mila euro.

La scelta è strategica: al di sotto di questa soglia si riducono i tempi per la pubblicazione del bando per l’affidamento in gestione. Di fatto si assisterà a una vera e propria svendita del Massimo cittadino, che verrà consegnato per un anno a un soggetto terzo per meno di 400 mila euro. Quest’ultimo si occuperà di gestire tutto l’impianto a cominciare dall’organizzazione della nuova stagione teatrale. Il Comune, invece, si riserverebbe il diritto ad utilizzare la struttura per un numero predefinito di eventi da lui messi in campo o patrocinati ad altri.

Una proposta, questa di Foti, che non ha trovato il consenso di parte della maggioranza rimasta, fino alla riunione di oggi all’oscuro di questa volontà e scoperta solo in sede d’incontro quando è stata illustrata. Ad esternare tutta la loro perplessità sono stati Enza Ambrosone, Lorenzo Tornatore, Nicola Poppa e Adriana Percopo. Non ha convinto sia per una questione di metodo utilizzato dal primo cittadino, ovvero non aver condiviso la proposta prima dell’incontro, in modo da poterla poi valutare meglio; sia da un punto di vista di contenuto con l’affidamento esterno per un anno.

Sarà necessario un ulteriore passaggio in maggioranza, giovedì pomeriggio, per definire meglio la proposta con gli stessi consiglieri che hanno chiesto qualche giorno di tempo per studiare la delibera che è pronta ad approdare in Giunta.

Legato, poi, al futuro di questa delibera, c’è anche quello del Comitato di Gestione che andrebbe rinominato, ma che a questo punto rischia di non avere più un senso nel momento in cui la struttura venisse affidata all’esterno, così come hanno sottolineato alcuni consiglieri.

Se ne riparlerà giovedì, dunque, anche se il capogruppo Pd, Geppino Giacobbe, si dice ottimista: «Alla fine la proposta verrà approvata anche se con qualche modifica. Questa è una soluzione necessaria per far funzionare il Gesualdo». Ottenuto eventualmente il via libera dalla maggioranza, venerdì approderà in Giunta per poi arrivare in Consiglio comunale il prossimo 27 ottobre. Successivamente partirà il bando per l’affidamento in gestione del Gesualdo: «L’inizio della stagione teatrale – sottolinea Giacobbe – avverrà prima di Natale».

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