Suora eredita un Bot di cospicuo valore: devolverà tutto in beneficenza

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Tra i vecchi documenti abbandonati dal padre defunto ha trovato un tesoro di oltre 800mila euro ma ha già deciso di devolvere tutta l’eredità in beneficenza. È la storia di sorella Chiara C. – suora quarantaduenne, originaria di Avellino e da alcuni anni in convento a Reggio Calabria –, la quale si è rivolta all’associazione Agitalia per recuperare l’eredità del credito che ha accumulato la sua famiglia lasciando quel deposito per oltre mezzo secolo nelle casse dello Stato.

 

Chiara, prima di prendere i voti, era commercialista. Poi, spinta da una forte vocazione, la scelta di entrare in convento. Lo scorso mese, nel rovistare tra i documenti del padre, ha ritrovato un Bot (buono ordinario del Tesoro) emesso nel 1954 del valore nominale di 500mila lire. Il titolo è stato fatto stimare da un consulente contabile di Agitalia ed è risultato un valore monetario attuale, tra interessi, rivalutazione e capitalizzazione, per circa 61 anni di giacenza nelle casse dello Stato, pari a circa 830mila euro. Non è detto che ricapitalizzazione e rivalutazione vengano totalmente riconosciute ma è certo che la cifra sarà comunque grossa. «La religiosa, ha conferito mandato al nostro ufficio legale per agire al fine del recupero della somma presso la Banca d’Italia ed il Ministero delle Finanze obbligati in solido ad “onorare” tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana – ha affermato Giovanni Rossetti della Direzione di Agitalia –. Abbiamo inoltrato la richiesta al Ministero dell’Economia ed a Bankitalia per il pagamento della somma».

Suor Chiara, che ha fatto voto di povertà, ha già comunicato che la somma incassata sarà interamente devoluta in beneficenza.

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