Summer Fest, il Riesame: Marotta non ha commesso falso ideologico, annullato il sequestro del cellulare

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AVELLINO- I giudici del Tribunale del Riesame per le misure reali di Avellino hanno annullato il decreto di sequestro eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino del cellulare del dirigente comunale Gianluigi Marotta, indagato nell’ambito del procedimento noto come “Summer Fest”, ovvero due ipotesi di falso contestate per gli affidamenti del concertone di agosto 2023 ad una società che aveva l’esclusiva su Achille Lauro, Tananai e Gaia..Accolti i motivi di ricorso presentati dalla difesa del dirigente comunale, il penalista Giuseppe Saccone, che aveva contestato anche il fumus dei delitti. Per i giudici del Tribunale del Riesame per le misure reali di Avellino i presunti illeciti ipotizzati da Procura e Carabinieri non presentano profili di rilevanza penale, come contestato dalla difesa del dirigente comunale. Per i magistrati al piu’ le violazioni del Codice degli Appalti avrebbero potuto dare luogo alla sussistenza dell`ormai depenalizzato reato ex art..323 c.p. (l’abuso in atti d’ufficio ndr) . Ma nessuna falsa attestazione si rinviene nella determina 2528, finita nel mirino dell’inchiesta . Stesso discorso per le (presunte) violazioni dell’art. 50 D.Igs 36/23 contestate a Marotta per aver
attestato falsamente nella delibera la sussistenza delle condizioni necessarie per l’affidamento alla East Side delle ulteriori attività necessarie per lagestione dell’evento,quali servizi di security’, ospitalità, luci, video,in quanto la predetta società era priva della documentazione che ne comprovasse l’esperienza pregressa in tali settori, requisito richiesto dall’art. 50 c. 1 lett. a) d.lgs. cit..Nella delibera “incriminata” il Marotta non ha pero’ attestato affatto che la East Side abbia documentato l’`esperienza pregressa relativamente alle attività di cui sopra, limitandosi a dare atto di aver di aver effettuato le sole verifiche ex artt. 94 e 95 dlgs. 36/23 . Anche qui, come nella precedente contestazione, sarebbe stato al massimo ravvisabile l’abrogato abuso in atti d’ufficio e per i magistrati non c’e’ alcuna falsità ideologica. Una valutazione relativa alla carenza degli elementi di reato quella proposta dai giudici del Riesame, che come sancito dalla Cassazione : “verificare la sussistenza dell’astratta configurabilità del reato ipotizzato, non già nella prospettiva di un giudizio di merito sulla fondatezza dell’accusa, bensì con riferimento alla idoneità degli elementi, su cui si fonda la notizia di reato, a rendere utile l’espletamento di ulteriori indagini per assicurare prove certe o ulteriori del fatto,non altrimenti acquisibili senza la sottrazione del bene all’indagato o il
trasferimento di esso nella disponibilità dell’autorità giudiziaria”.
Aerre