Sul Fatto Quotidiano uno spaccato del Pd irpino: “Persa la dignità in cambio di una candidatura”

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Nicholas Ferrante ha 21 anni, arriva dalla provincia di Avellino e ha preso la prima tessera del Partito Democratico a 17 anni – scrive il giornalista Manolo Lonardo su Il Fatto Qutodiano quest’oggi – Il suo è uno degli interventi più applauditi all’assemblea di “Sinistra Dem”, la corrente Pd che fa capo a Gianni Cuperlo.

“Nella mia federazione ho assistito a scene in cui aspiranti candidati hanno perso la dignità in cambio di una candidatura” dice il giovane militante dal palco parlando della fase precedente la formazioni delle liste. Ma Nicholas aggiunge anche che nella culla del “De Mitismo” il Partito Democratico si è fermato al 15%, mentre il M5s è salito fino al 42%. La colpa? Secondo il 21enne è da attribuire ai signori delle tessere, alla logica truffaldina del Rosatellum che ha imposto la candidatura di Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco e non ben visto dall’elettorato, e alla voglia di liberarsi da un sistema marcio e clientelare.

“Persone che hanno passato una vita a sinistra hanno votato il M5s – continua ancora il giovane irpino – nei 5 Stelle troviamo la bandiera dell’onestà, della moralità, del rispetto dell’altro e la democrazia diretta: questi erano nostri temi ma siamo stati in grado di far prendere loro tutto questo.

Dobbiamo ripartire dal basso, scusandoci con gli elettori di centrosinistra che hanno votato il M5s: dobbiamo tornare ad intercettarli e non dire che loro non ci hanno capito, loro erano più avanti di noi e i risultati lo dimostrano” conclude Nicholas tra gli applausi.

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