Sul caso del sito di Savignano documento dei capigruppo alla Provincia

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Un vento di bufera investe la Provincia di Avellino che tuttavia non resta insensibile di fronte a quella che si sta trasformando in una lotta nel senso più preciso del termine. “Il presidente della Provincia ed i capigruppo di Margherita, Ds, Dl, Sdi, Udeur Pdci, Verdi, in merito ai fatti che stanno accadendo in queste ore a Savignano Irpino esprimono la loro più ferma contrarietà all’uso della forza che ha determinato il coinvolgimento anche di bambini, donne e rappresentanti istituzionali. Nel merito della questione ribadiscono che la scelta operata dalla commissione di esperti di individuare il sito per il conferimento di fos e sovvali nel comune di Savignano resta imprescindibilmente condizionata al riconoscimento formale del potere di controllo in capo alla Provincia ed alla riduzione dell’area dai 74 ettari occupati dalla Fibe alla misura strettamente necessaria per l’uso biennale temporaneo del sito. In mancanza di queste condizioni la Provincia non potrà proseguire quell’attività di corretta interlocuzione istituzionale che sino ad ora ha inteso svolgere con il commissario Catenacci, unico titolare di poteri in materia di rifiuti, al fine di conseguire l’obiettivo di rivedere i termini generali di organizzazione del servizio rifiuti in Irpinia. Resta inteso che la Provincia si opporrà ad eventuali atti tesi all’indebita estensione dell’area perché configurerebbero intenzioni diverse da quelle concordate e sottoscritte nel verbale di intesa con il Governo. Infine si riafferma la volontà di operare per la redazione del Piano provinciale dei rifiuti quale strumento per ottenere la provincializzazione delle competenze nell’interesse e per la tutela delle nostre popolazioni”.

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