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Studenti italiani tra i più stressati d’Europa in base al rapporto OMS

In base al rapporto quadriennale sulla salute e sul benessere dei giovani pubblicato dall’ufficio europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), gli studenti italiani sarebbero tra i più stressati d’Europa per carico di lavoro e per peggiore rapporto con la scuola.

Lo studio, basato sulle statistiche dell’anno scolastico 2013-2014, si è focalizzato su ragazzi e ragazze dagli 11 ai 15 anni.

In base ai dati, la percentuali delle studentesse undicenni che hanno dichiarato di amare “un sacco” la scuola è del 26% (quota che scende al 17% per i colleghi maschi), mentre il dato decresce ulteriormente al 10% (femmine) e all’8% (maschi) per i ragazzi di 15 anni. Meno entusiasti degli italiani ci sono soltanto estoni, greci e belgi.

Sempre parlando di studenti di 15 anni, metà delle ragazze e circa il 39% dei ragazzi riporta performance giudicabili “buone o eccellenti” (nuovamente valori al di sotto della media europea e superiori solo a Belgio, Portogallo e Ungheria).

Anche dal punto di vista della pressione psicologica percepita derivante dal sistema scolastico i dati non sono tanto positivi. I dati dimostrano che a soffrire di stress è il 72% delle quindicenni e circa la metà dei coetanei maschi, mentre il peso della pressione scolastica viene già percepito da tre quarti dei ragazzi a 11 anni, divenendo circa il 60% all’età di 15 anni. Un dato che sembra collegarsi alla pressione avvertita tra le mura scolastiche, e che si divide tra compiti, interrogazioni e rapporto non sempre positivo con i docenti. Le conseguenze sono legate ad alti livelli di stress manifestati con sintomi quali mal di testa, dolori addominali, mal di schiena, ma anche nervosismo e stati depressivi.

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