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Strutture per le quarantene dei positivi e screening di massa a partire da sabato. Così Avellino “anticipa” il virus

Alpi – Un “fiume in piena”. Come sempre, il sindaco di Avellino non si sottrae alla raffica di domande dei giornalisti. Oggi Gianluca Festa non è stato risparmiato nemmeno in occasione della celebrazione delle Forze armate tenutasi in via Matteotti. Dopo la caustica risposta alle opposizioni sulla possibilità di collaborazione contro l’emergenza, il primo cittadino spiega proprio quello che intende fare per “anticipare” il virus, espressione a lui molto cara.

“Saremo il primo Comune d’Italia ad effettuare i tamponi rapidi. L’obiettivo è di fare più tamponi possibili. Il virus lo sconfiggiamo se lo anticipiamo. Quindi, dobbiamo stanare gli asintomatici ed evitare l’ospedalizzazione quanto più è possibile, per non saturare il nostro plesso di contrada Amoretta”.

Festa illustra meglio anche un’altra idea già circolata. “Vogliamo prendere i positivi e farli alloggiare in strutture che sarà stesso il Comune a pagare. In questo modo, eviteremo che stesso all’interno delle famiglie si creino dei minicluster. Per esperienza personale, posso dirvi che questa cosa sta succedendo molto spesso nelle ultime settimane”.

L’avviso pubblico del Comune, che quindi è alla ricerca di alberghi e appartenenti dove poter ospitare la quarantena dei positivi, scadrà sabato mattina alle 12.

A buon punto, inoltre, anche l’idea di effettuare lo screening di massa a Campo Genova. L’amministrazione acquisterà circa diecimila tamponi antigenici. “Non stiamo perdendo tempo, inutile fare polemiche. Serve un ordine di acquisto e servono delle procedure. Del resto, non è che i tamponi si trovino sotto casa dalla sera alla mattina. Credo che entro sabato, o al massimo ad inizio settimana prossima, avremo fisicamente anche i tamponi e partiremo con gli screening. Vogliamo testare 500 persone al giorno, l’auspicio è quello di fare lo screening per tutta la città nel giro di due mesi”.

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