Strappo Lega-M5s a Palazzo di Città, Morano: “Aspettiamo il sindaco sul Bilancio, ma non voteremo la sfiducia”

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Renato Spiniello – “Il Movimento 5 Stelle al Comune di Avellino sta portando avanti da tempo una condotta di ragionamento con i gruppi d’opposizione. Noi al ballottaggio abbiamo aderito al fronte del cambiamento appoggiando Vincenzo Ciampi senza chiedere poltrone in cambio. Auspicavamo semplicemente discontinuità totale rispetto alle ultime amministrazioni di centrosinistra; al contrario i 5 Stelle, non solo non hanno voluto aderire alla proposta di una giunta tecnica puntando invece su un esecutivo monocolore e seguendo le loro correnti interne, ma hanno preferito aprire una sponda di dialogo col centrosinistra piuttosto che con i consiglieri che chiedevano questa discontinuità”.

Il day after lo strappo a Palazzo di Città tra Lega e 5 Stelle è affidato alla ricostruzione del consigliere leghista e già candidato a sindaco di Avellino Sabino Morano. La goccia che ha fatto traboccare il vaso – e che ha portato il capogruppo Genovese ad attaccare duramente il M5s – è stata l’elezione a Vicepresidente dell’Aula del pentastellato Alfonso Laudonia. Per lui 15 voti con 6 schede nulle, che sembrano riconducibili a un asse grillino con “Mai Più”, “Davvero” e parte del Pd, almeno secondo la denuncia della Lega. “A questo punto non ha più senso parlare di maggioranza” ha riportato Genovese in una nota affidata alla stampa. “Sulla mia persona si è semplicemente formata una convergenza” si è difeso Laudonia.

“Può dire quello che vuole – continua Morano – guarda caso con i 5 Stelle si creano sempre convergenze causali. Noi avevamo una maggioranza con Cipriano e Preziosi, l’hanno fatta a pezzi procedendo con una serie di accordi sul momento, navigando a vista e privilegiando sempre un rapporto col Partito Democratico”. A questo punto bisognerà vedere come il gruppo che fa riferimento al partito del Carroccio si comporterà nel civico consesso, considerando che i due leghisti sono tra i pochi a rientrare nella risicata maggioranza di Ciampi. “Il nostro intento era creare discontinuità – aggiunge Morano – e fra i discorsi principali c’era l’operazione verità sui conti. Ci aspettiamo dunque che i 5 Stelle operino in questo senso, qualora ciò non dovesse avvenire è chiaro che la connessione con le passate amministrazioni sarebbe lampante e dovranno spiegarlo alla città”.

Intanto, sul versante opposizione, la capogruppo dem Enza Ambrosone ha invitato con una mail gli altri gruppi consiliari a indicare la propria disponibilità a un incontro per definire un documento condiviso per sfiduciare l’attuale amministrazione. “Anche se tale mozione arrivasse in Aula di certo non la voteremo – tuona Morano -. Si tratterebbe di un atto politico e noi non partecipiamo a nessun atto politico proposto dal Partito Democratico, che per noi resta il peggiore avversario in assoluto. Potremmo piuttosto prendere in considerazione le dimissioni consensuali”.

Morano si dice inoltre ottimista per il risultato che potrebbe ottenere la lista “Prima gli Irpini” alle imminenti elezioni provinciali e a chi lancia inequivocabili segnali alla Lega, precisa: “Siamo il primo partito d’Italia. Inevitabile suscitare una certa attrattiva anche da parte di persone che vengono da esperienze diverse, ma, pur essendo inclusiva, la Lega non è un taxi per raggiungere determinati obiettivi”.