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Strage Parigi, Eagles of Death Metal: “Suoneremo ancora al Bataclan”

“Spari, sangue, follia: abbiamo visto l’inferno ma vogliamo tornare a suonare al Bataclan, non vediamo l’ora di tornare a Parigi e vogliamo essere il primo gruppo che suonerà alla riapertura della sala concerti”.

Questo è quanto dichiarato da Jesse Hughes e Joshua Homme, i due leader degli Eagles of death metal, la band che ha tristemente legato il proprio nome con gli attentati di Parigi di due settimane fa. Erano loro ad esibirsi quel venerdì 13 novembre al teatro Bataclan dell’XI arrondissement.

La band stava suonando il brano Kiss the Devil, quando cominciarono gli spari. Uditi i colpi provenire dal fondo del teatro, i membri si sono rifugiati dietro le quinte, rimanendo illesi. Hanno invece perso la vita 89 persone, che stavano assistendo all’esibizione live, compreso Nick Alexander, addetto al merchandising del gruppo.

Ai microfoni di Vice, a Los Angeles, la band ha raccontato tutto l’orrore di quella maledetta serata:

“All’inizio credevo fossero gli amplificatori – racconta il batterista Joseph Castillo – poi ho visto gli uomini che ricaricavano le armi. Siamo rimasti chiusi in una stanza con alcuni nostri fan, abbiamo bloccato la porta con le sedie e uno ha preso una bottiglia di champagne per usarla come arma di difesa. Gli spari sono continuati per altri 15 minuti, finché un’esplosione non ha fatto tremare le pareti”.

“I nostri amici sono venuti al Bataclan per ascoltare rock e sono morti – conclude Joshua, cofondatore del gruppo – Io voglio tornare lì e vivere. Dobbiamo finire la tournée, perché è così che viviamo. Sta proprio qui il bello di quel che facciamo, è qualcosa che va oltre, che riguarda la condizione umana: vogliamo reclutare altra gente. Reclutarla, per prendere parte alla vita. Per essere cittadini di questa Terra”.

Una foto del concerto prima dell’attacco terroristico
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