Strage di Acqualonga, la Procura di Avellino ricorre in Appello

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Strage bus di Acqualonga, la Procura ricorre in Appello. Dopo la sentenza di primo grado, emessa lo scorso 11 gennaio dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino Luigi Buono, i pm Rosario Cantelmo e Cecilia Annecchini hanno deciso di ricorrere nei confronti di tutti gli imputati, fatta eccezione per Vittorio Saulino funzionario della Motorizzazione assolto in primo grado.

In primo grado erano stati assolti anche l’ad di Autostrade per l’Italia Giovanni Castellucci e i dirigenti Riccardo Mollo, Giulio Massimo Fornaci, Antonio Sorrentino, Michele Maietta e Marco Perna. Condannati a 6 anni di reclusione per disastro colposo e omissioni in atti d’ufficio l’ex direttore di tronco Michele Renzi, Paolo Berti, Bruno Gerardi e Gianni Marrone a 5 anni.

Sei anni anche per Nicola Spadavecchia e Gianluca De Franceschi. In primo grado era stata confermata la condanna a 12 anni per Gennaro Lametta, titolare di Mondotravel e proprietario del bus noleggiato dalla comitiva di pellegrini di Pozzuoli. A Lametta era stato riconosciuto il reato di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e il falso per la revisione del bus. Reclusione anche per la funzionaria della Motorizzazione civile di Napoli, Antonietta Ceriola, condannata a 8 anni.

“Confidiamo che in sede di Appello si faccia finalmente giustizia”, precisa il presidente dell’Associazione Vittime Giuseppe Bruno. “La sentenza di primo grado è stata ingiusta e inadeguata. Andremo dal presidente della Corte d’Appello per chiedere anche che si decida in tempi brevi, non sono tollerabili altri mesi, se non anni, di attesa”.

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