NAPOLI- “Era stata una grande ingiustizia l’assoluzione dei vertici Aspi e la condanna di tutti gli altri dipendenti, atteso che la principale responsabilità ( per le scelte finanziarie e di organizzazione dell’azienda) era proprio dei vertici, mandati assolti con ingiusto accoglimento delle teorie propugnate dalla difesa”. E’ il commento del Sostituto Procuratore generale di Napoli Stefania Buda alla sentenza definitiva emessa nella serata di oggi dai giudici della IV Sezione della Corte di Cassazione, che ha confermato la decisione dei magistrati della Corte di Appello di Napoli. Un’istruttoria, quella di secondo grado, andata avanti per tre anni circa, in cui il sostituto procuratore generale Buda ha rappresentato le ragioni dell’accusa, che nel settembre del 2023 aveva portato al verdetto di condanna anche dei vertici assolti in primo grado nel 2019 dal Tribunale di Avellino. Proprio il magistrato ha dato un contributo fondamentale nella decisione sulla riforma della sentenza impugnata dalla Procura di Avellino.
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