Strage del bus: emergono nuovi particolari, Lametta aveva una licenza falsa

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Strage del bus, a quattro anni di distanza dai tragici fatti che provocarono la morte di 40 persone lungo il viadotto autostradale dell’A16 Napoli-Canosa emergono nuovi particolari. Gennaro Lametta, l’autista del pullman, non possedeva infatti la licenza per il noleggio dell’autobus con conducente e quella ritrovata tra i documenti del mezzo di trasporto precipitato dal viadotto risaliva al 2009 e aveva due timbri – probabilmente falsi – del comune di Cercola, in provincia di Napoli.

Secondo quanto emerso durante l’udienza di oggi del processo a carico di 15 persone, tra cui lo stesso Lametta e i funzionari della Motorizzazione Civile di Napoli Antonietta Cerioli e Vittorio Saulino, il comune di Cercola non ha mai rilasciato una licenza al titolare della Mondo Travel, che noleggiò poi in bus ad una comitiva di pellegrini.

E’ stato proprio il sovrintendente della Polstrada di Avellino, Dario Mainiero, che partecipò anche ai primi rilievi la sera stessa dell’incidente e seguì le indagini successive, a riferire altre circostanze particolari. Tra queste anche l’ispezione negli uffici della Motorizzazione Civile di Napoli per acquisire la copia della richiesta di revisione depositata a luglio 2012. Al momento dell’ispezione alcuni dipendenti interruppero il colloquio tra il dirigente d’ufficio e gli agenti della Polstrada per denunciare un furto nell’archivio dove la documentazione stessa era depositata.

Senza licenza Lametta non avrebbe mai potuto chiedere la revisione del bus e neppure avrebbe mai potuto immatricolarlo.