Prosegue il processo per la strage del bus precipitato dal viadotto Acqualonga nei pressi di Monteforte Irpino.
In aula, ieri mattina, dinanzi al giudice monocratico Luigi Buono del Tribunale di Avellino, sono stati ascoltati i testi nominati dalla difesa di Antonietta Ceriola, dipendente della Motorizzazione Civile di Napoli che, insieme al sig. Vittorio Saulino, sono imputati con l’accusa di aver prodotto falsa documentazione.
L’ingegnere Alessio Bertini ha sostenuto in aula che l’incidente del luglio 2013 nel quale persero la vita ben quaranta persone è da attribuire ai freni del pullman.
L’insufficienza del sistema frenante del mezzo andava verificato prima della partenza poiché le condizioni – come si è verificato – potevano mutare con estrema rapidità.