Strage bus A16, chiesto il rinvio a giudizio per 15 persone

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Croci bianche all'esterno del Tribunale

La Procura di Avellino ha chiesto il rinvio a giudizio dei 15 indagati, tra i quali i vertici della società Autostrade spa, ritenuti responsabili a vario titolo della morte di 40 persone che il 28 luglio del 2013 persero la vita a bordo del bus precipitato dal viadotto Acqualonga dell’Autostrada A16 Napoli Canosa, nel territorio di Monteforte Irpino, in provincia di Avellino.

Stamane la nuova udienza preliminare – presieduta dal Gup del Tribunale di Avellino Gianfrancesco Fiore – che si è tenuta nell’aula speciale allestita presso la Sala Blu dell’ex Carcere Borbonico di Avellino.

Il processo riprenderà il prossimo giovedì 14 gennaio 2016.

Nell’udienza del 22 ottobre scorso, il Gup aveva ammesso la costituzione di 113 parti civili.

Oggi è stata data la parola alla pubblica accusa, rappresentata dal Procuratore Capo di Avellino, Rosario Cantelmo, e dai pm Cecilia Annecchini e Adriano Del Bene, per la presentazioni delle richieste.

I due pm avellinesi hanno ricostruito attraverso modelli 3d lo scenario e la dinamica della tragedia.

I 15 indagati sono chiamati a rispondere, a vario titolo, di reati che vanno dall’omicidio colposo plurimo al disastro colposo, ma anche di falso in atto pubblico e omissione in atti di ufficio.

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