Strage Acqualonga, slittano a gennaio le sentenze di primo grado

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Renato Spiniello – Slittano all’11 gennaio le sentenze di primo grado sul processo sulla strage di Acqualonga del 28 luglio 2013, quando a bordo di un bus turistico persero la vita 40 pellegrini di ritorno da una gita religiosa. Il pullman, di proprietà dell’agenzia Mondo Travel, in seguito a un guasto dell’impianto frenante, ha sfondato le barriere bordo-ponte del viadotto autostradale finendo giù dalla scarpata dopo un volo di 30 metri.

A processo, accusati a vario di titolo di concorso in omicidio colposo plurimo, disastro colposo e omissioni nella gestione e nel controllo, sono finiti il titolare della Mondo Travel Gennaro Lametta, i due dipendenti della Motorizzazione Civile di Napoli Antonietta Ceriola e Vittorio Saulino, quest’ultimi accusati di falso in atto pubblico per aver tentato di falsificare il documento della revisione del pullman, e 12 tra dirigenti e dipendenti di Autostrade per l’Italia, tra cui l’amministratore delegato Giovanni Castellucci e il direttore generale Riccardo Mollo.

Per gli imputati la pubblica accusa, rappresentata dai pm Rosario Cantelmo e Cecilia Annecchini, ha chiesto tra i 6 e i 12 anni di reclusione.

La sentenza di primo grado verrà pronunciata dal giudice monocratico Luigi Buono il prossimo 11 gennaio, giorno in cui toccherà anche alle eventuali repliche della procura.

Stamane, invece, in Aula di Corte d’Assise, il giudice ha dato spazio alle arringhe dei difensori di Marco Perna, Gianluca De Franceschi, Antonio Sorrentino e Michele Maietta, tutti dipendenti di Aspi. Venerdì prossimo, infine, oltre all’avvocato Paola Severino, legale di Giovanni Castellucci, discuteranno in Aula i legali di Riccardo Mollo, Massimo Fornaci, Bruno Gerardi e Paolo Berti.