Strage Acqualonga: in Appello avvocati di Autostrade chiedono nuova perizia. Al vaglio anche altre intercettazioni

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Renato Spiniello – Quella del prossimo 25 marzo sarà un’udienza importante del processo d’Appello che si sta svolgendo a Napoli sulla strage di Acqualonga del 28 luglio 2013, in cui persero la vita 40 persone. Il collegio della seconda sezione penale, presieduto dal giudice Domenica Miele, si è riservato di deliberare su richieste e istanze che potrebbero rilevarsi decisive.

Innanzitutto la richiesta di una nuova – sarebbe l’ennesima – perizia sulla dinamica della strage, presentata dagli avvocati difensori di Autostrade per l’Italia che hanno chiesto anche un nuovo esame sulla corrosione dei perni, non prevedibile a loro parere. Richieste, quest’ultime, che hanno visto la ferma opposizione del sostituto procuratore generale Stefania Buda e dell’avvocato Sergio Pisani, legale di Gennaro Lametta, proprietario del bus condannato in primo grado a 12 anni. I due sostengono che sull’aspetto sia già stata fatta chiarezza.

Poi i giudici napoletani dovranno decidere se acquisire alcune conversazioni intercettate dalla Procura di Avellino subito dopo la lettura della sentenza di primo grado, che ricordiamolo condannò, oltre al titolare della Mondo Travel, anche la funzionaria della Motorizzazione civile Antonietta Ceriola e altri funzionari di Aspi. Altri ancora, tra i quali l’ex amministratore delegato Giovanni Castellucci, hanno trovato l’assoluzione.

Infine c’è da decidere sulla richiesta di Pisani di escutere il meccanico che, pochi giorni prima della tragedia, eseguì un controllo al serraggio dei perni della trasmissione del bus precipitato nella scarpata.