“Storia dell’Italia corrotta”: venerdì si presenta ad Avellino il libro di Sales e Melorio

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Venerdì 6 Dicembre, alle ore 18.00, presso il “Circolo della Stampa” di Avellino, la presentazione del libro: “Storia dell’Italia corrotta”, edito Rubbettino, di Isaia Sales e Simona Melorio.

L’evento è promosso dall’Associazione “IDEA Irpinia – #ideairpinia” da anni impegnata nella promozione, la tutela e la valorizzazione del territorio irpino e campano e conta sulla partnership della rivista nazionale “StyLise Magazine”; portale innovativo e ricercato dedicato a cultura, lifestyle, benessere, arte e viaggi; che trasmetterà la diretta attraverso la propria pagina fb.

La presentazione del libro sarà introdotta e moderata da Marcello Rocco, Coordinatore dell’Associazione IDEA Irpinia e corrispondente della rivista stylise.it. Ad intervenire saranno due prestigiose firme del giornalismo campano ed italiano: Norberto Vitale, giornalista “ANSA” ed Enrico Fierro, giornalista de “Il Fatto Quotidiano”.

Le conclusioni saranno affidate agli autori: la dott.ssa Simona Melorio, ricercatrice dell’Università del Molise e il prof. Isaia Sales, Docente dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli.

“La storia d’Italia non può essere raccontata senza includere tutti gli episodi di corruzione che la hanno segnata. Da nord a sud, dal 1861 ad oggi, i fatti corruttivi, come si scrive nel libro, hanno un carattere sistematico, regolato e stabile.” – Spiega lo scrittore Isaia Sales che continua: “Ciascun sistema corruttivo ha i suoi autori, politici, imprenditori, burocrati, le sue regole, le sue tangenti, ma tutti si presentano come forme di statualità alternativa a quella legale. Come se l’Italia, pur essendosi compiuta come stato-apparato, non fosse mai riuscita completamente a diventare uno stato-comunità, cedendo alla presenza di interessi di gruppi, ad oligarchie corrotte che non si percepiscono come criminali e spesso rimangono impunite. La disonestà diventa sinonimo di capacità e di riuscita sociale. Nel libro si dimostra come la corruzione non sia affatto un valore aggiunto ma soltanto un peso che ha costretto l’Italia a non esprimersi al meglio delle sue capacità in campo internazionale.”