Stop all’anatocismo nei mutui: nuovo software di Sinergia

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L’anatocismo (dal greco ἀνατοκισμός anatokismós, composto di ανα- «sopra, di nuovo» e τοκισμός «usura»)nel linguaggio bancario è la produzione di interessi (capitalizzazione) da altri interessi maturati su un determinato capitale. Si tratta di una pratica vietata a tutt’oggi dall’art. 1283 del c.c., in quanto dannosa per il buon andamento dell’economia. Con l’anatocismo infatti, gli interessi da pagare crescono esponenzialmente rispetto al tempo e ai tassi d’interesse, generando il triste fenomeno del “debito che non si estingue mai”. Nonostante risulti a tutt’oggi  generalmente vietato e consentito per i soli scoperti di conto corrente da una deroga normativa posta dall’art. 120 del Testo Unico Bancario, che lo legittima a determinate condizioni, l’anatocismo risulta essere praticato anche nei mutui e nei prestiti a rimborso graduale in generale.

L’anatocismo non è un fenomeno che riguarda solo i conti correnti. Esso risulta essere molto frequente anche nei piani di rimborso dei mutui e dei prestiti e persino dei piani di rateizzazione di Equitalia. Tuttavia, a differenza del conto corrente, dove la capitalizzazione (trimestrale o annuale) degli interessi passivi è evidente, nei piani di ammortamento l’anatocismo risulta essere “nascosto”. Gli importi delle rate di rimborso, sono infatti già comprensivi di capitale e interessi nella misura pre-stabilita dalla Banca ed al mutuatario non tocca che pagare le rate (in genere costanti) alle scadenze previste.

Ora, il fatto è che, nella maggior parte dei casi, gli importi delle rate di rimborso siano calcolati utilizzando un particolare modello matematico: quello “degli interessi composti”. Tale modello matematico, come suggerisce il nome, prevede la capitalizzazione continua degli interessi, ovvero la trasformazione di questi in capitale, cioè proprio l’anatocismo, che invece come detto risulta vietato per legge.

Ricalcolando le rate di prestiti secondo un modello matematico diverso, quello degli “interessi semplici”, dove non vi è la capitalizzazione periodica degli interessi già maturati (e pagati) su ciascuna rata, si ottengono infatti importi delle rate di rimborso generalmente più bassi. Immaginando un mutuo di 100.000 euro da rimborsare in 240 rate mensili (20 anni) al tasso annuo del 5%, la rata calcolata applicando il regime dell’interesse composto (quello normalmente utilizzato dalle Banche e dalla stessa Equitalia) è pari ad € 659,96 a fronte di una rata di €556,33 ottenuta applicando il modello matematico del regime dell’interesse semplice. Il risparmio in quota interessi è nell’ordine delle decine di migliaia di euro: con la prima tecnica di ammortamento si finiranno per pagare quasi 25.000 euro di interessi in più: €58.389,38 a fronte dei soli €33.518,78 complessivamente dovuti.

Tutto facile? Nient’affatto. Per dimostrare e quantificare l’anatocismo insito nei comuni piani di ammortamento di mutui e prestiti, ovvero per ricacolare le rate dell’ammortamento depurandole dagli “interessi in più” generati dal modello matematico con cui sono normalmente calcolate, bisogna infatti avere conoscenze di matematica finanziaria molto avanzate.

E’ però in commercio da circa una settimana un nuovo software, primo e unico del genere in Italia, che permette di rideterminare le rate di tutti i prestiti senza i maggiori interessi generari dall’anatocismo: porta la firma di Sinergia Srl, società del gruppo Hs ed è distruibuito sul portale online www.verifichefinanziamenti.it, che in pochissimo tempo è diventato un punto di riferimento per i professionisti del contenzioso bancario di tutta Italia. La piattaforma è stata realizzata con tecnologie web di ultima generazione che consentono di sfruttare il browser in modo innovativo, così da renderlo in termini prestazionali simile ad un programma installato sul proprio pc, rendendo trascurabili i tempi di latenza di un’applicazione web tradizionale.

Il software, destinato in prima battuta a commercialisti e professionisti del contenzioso bancario e associazioni di consumatori, eseguirà tutte le elaborazioni necessarie alla corretta quantificazione degli importi illecitamente addebitati a titolo di anatocismo e genererà in automatico una perizia econometrica completa di tabelle di calcolo, normativa e giurisprudenza sempre aggiornati.

“Per quantificare gli interessi anatocistici impliciti nei comuni piani di ammortamento, bisogna avere conoscenze di matematica finanziaria molto avanzate. Anche per questo la problematica è rimasta a lungo sotto traccia”, precisa l’amministratore di Sinergia Antonio Aghilar. “Il nostro software – continua – consente di riscontrare e verificare l’incidenza dell’anatocismo in quasi tutti i piani di ammortamento, sia a tasso fisso che variabile, con relativo ricalcolo dell’importo corretto”.

Un obiettivo che, fino a poco tempo fa, sembrava quasi impossibile a causa di problemi insiti nei modelli matematici normalmente utilizzati. Un contributo importante è arrivato dal professore Antonio Annibali, docente di matematica finanziaria f.r. dell’Università “La Sapienza” di Roma e Attuario, che ha messo a punto un modello matematico per il ricalcolo dei piani di ammortamento alla francese (quindi a rata costante), secondo il regime dell’interesse semplice e quindi senza anatocismo. “Con il professore siamo in costante contatto, c’è una proficua collaborazione che per noi è stata fondamentale per mettere a punto il software”, precisa Aghilar.

Intanto, grazie proprio al lavoro di divulgazione scientifica del prof. Annibali e di altri Professionisti, stanno arrivando le prime sentenze che danno ragione ai mutuatari. Dopo quella del Tribunale di Napoli  (sentenza n.1558 del 13 febbraio 2018) l’ultima, del 13 novembre u.s. è del Tribunale di Massa Carrara: il Giudice ha condannato la Banca a restituire ai mutuatari oltre 40.000 euro di interessi perché non dovuti.

“Il software – precisa Aghilar – è stato sviluppato tenendo in considerazione le esigenze emerse da parte dei migliori professionisti del contenzioso bancario a livello nazionale. Organizziamo e seguiamo con interesse convegni organizzati in tutta Italia e scambiamo continuamente opinioni e idee: per questo riteniamo di aver sviluppato una applicazione fortemente innovativa. Grazie al software, diventa possibile anche per chi non sia esattamente un professore di matematica finanziaria, effettuare dei calcoli che dimostrano, in maniera scientifica, se il piano di ammortamento di un mutuo o di un prestito, contiene o meno interessi non dovuti”.