Stop a Castellarte, Dello Russo: “E’ la nostra storia, mi demoralizza l’indifferenza dell’amministrazione”

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Castellarte, il Festival internazionale di artisti di strada, non spegnerà le sue venticinque candeline. La notizia esplosa a livello mediatico da giorni è legata alle condizioni in cui versa il borgo di Capocastello che rendono, infatti, impossibile garantire i requisiti di sicurezza imposti dalla “circolare Gabrielli” del 2017.

“Abbiamo provato sin da febbraio scorso, con richieste protocollate, di recuperare e di salvare una manifestazione che, oltre a raccontare una storia del nostro comune è stato un modo per valorizzare il nostro borgo storico”, dichiara ad Irpinianews Francesco Dello Russo, Presidente dell’Associazione Castellarte, rammaricato per quanto accaduto e, sopratutto, demoralizzato “per l’indifferenza e l’incapacità dell’attuale amministrazione”.

Dello Russo ci racconta dell’impegno profuso dall’associazione soprattutto nel risolvere tutte le problematiche riscontrate: “Nella precedente edizione abbiamo risposto noi, come associazione, a tutte le problematiche legate alla sicurezza dei grandi eventi. Lo abbiamo fatto – precisa – perché abbiamo dato l’anima ad un Festival che attira artisti da tutta Europa”.

E’ questa la triste conclusione cui è dovuta giungere in questi giorni l’Associazione Castellarte che, in procinto di organizzare l’importante anniversario, sin dal mese di febbraio aveva tentato di interloquire con il Comune di Mercogliano in merito ai lavori necessari per garantire la sicurezza del borgo.

Il 19 febbraio e il 10 aprile, l’Associazione aveva chiesto un incontro formale, con tanto di richiesta protocollata, con l’Amministrazione senza ottenere riscontro, se non un colloquio informale, il 17 aprile, voluto dall’Assessore al Turismo, Stefania Di Nardo.

Prima di prendere nuovamente impegni, quindi, l’Associazione voleva avere dal Comune assicurazioni in merito al ripristino delle condizioni di sicurezza nel borgo, rimasto uguale, anzi peggiorato a causa dei rigori invernali e della mancanza di manutenzione.

“Un Festival come Castellarte non si organizza in un mese o due – ha raccontato Dello Russo – . Normalmente a gennaio la Direzione Artistica ha già messo sotto contratto buona parte del cast; tale gestione organizzata e professionale ha consentito a Castellarte di raggiungere l’eccellenza artistica, ma anche di vivere senza sovvenzioni pubbliche, pur essendo la più grossa manifestazione estiva in Irpinia”.

Castellarte, inoltre, è nata proprio per valorizzare Capocastello e non può “non prendere le parti di questo luogo dal quale gli abitanti stanno andando via, vinti dalle difficoltà quotidiane legate all’abbandono di questo luogo suggestivo che, però, manca di servizi basilari per la vita quotidiana e la sicurezza. Abbiamo avuto la disponibilità da altri comuni di limitrofi di spostare la manifestazione in altri paesi. Ma Castellarte è nato a Capocastello e la sua storia è tutta racchiusa lì anche se apprezzo e ringrazio la disponibilità di altri sindaci”.

“Sono pessimista, lo ammetto. Al momento, al di là della manifestazione che, mi auguro, che possa dal prossimo anno riappropriarsi della propria tradizione, mi auguro che vengano risolti i problemi del centro storico, affinché quel patrimonio diventi nuovamente vivibile”.

Dello Russo, che tra l’altro vive in quel borgo, evidenzia le condizioni di degrado in cui versa Capocastello dalle strade sdrucciolevoli, all’illuminazione insufficiente, sbalzi senza parapetto, scale senza ringhiere, muri sporgenti, fili elettrici sospesi.

“Credo che poi sia necessario dare spazio alla cultura. Quanto accaduto con il Mercogliano Music Festival e il Teatro 99 Posti è segno tangibile del declino della cultura in città. Sarebbe necessario che il Comune si impegni un po’ di più per questo settore”.

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