Stati generali Isochimica, Chiti: “Uniti ricostruiamo il dialogo”

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Si è tenuto nel pomeriggio il primo dei tre appuntamenti degli stati generali dell’Isochimica nell’ambito delle attività organizzate dal circolo “Foa” del Pd per Luoghi Ideali. I lavori si sono svolti presso l’auditorium dell’ex chiesa di rione Ferrovia, una tavola rotonda per ragionare della vicenda relativa agli ex lavoratori dello stabilimento che ha visto protagonisti il segretario del “Foa”, Giovanni Bove, Generoso Bruno (Pd), Gabriella Testa, rappresentante del Cocibis, Maria Rusolo del Circolo Foa, Andrea Ranieri, coordinatore di Luoghi Idea(Li) e Vannino Chiti, senatore del Partito Democratico.
Bove ha subito accennato alla visita di Matteo Renzi presso l’Ema di Morra De Sanctis: “Abbiamo un Presidente del Consiglio che si preoccupa solo di fare passerelle senza avere la dignità di parlare con i lavoratori ex Isochimica ed Irisbus. Anche a livello provinciale il partito non ha agito con chiarezza. Noi capiamo il senso delle contestazioni degli ex lavoratori a Morra De Sanctis, gli siamo vicini e rivendichiamo la differenza di impostazione che ci consente di rilanciare questa battaglia attraverso la nazionalizzazione della vertenza”.
Maria Rusolo ha messo in evidenza nel suo intervento il lato legislativo e soprattutto umano del disastro Isochimica mentre Generoso Bruno ha sottolineato come il Governo non sia riuscito a chiudere la vicenda per i 300 operai contaminati dall’amianto che chiedono il riposo anticipato, ponendo l’accento sull’idea di fare perno univocamente su tre lati: inchiesta in corso, opera di bonifica e dramma dei lavoratori.
Gabriella Testa, invece, ha sottolineato: “Negli anni, molti residenti di Pianodardine hanno provato a farsi sentire. Per la prima volta, grazie al circolo “Foa”, siamo riusciti a trovare risposte nella politica. Adesso, però, è necessario che si passi ai fatti. Gli annunci sull’arrivo di fondi o altro non servono a nulla. Vogliamo sapere quello che davvero si può fare. Quando e come si farà”.
E’ poi intervenuto Andrea Ranieri: “Idee e mobilitazione devono viaggiare insieme. Con l’ex ministro Barca ci stiamo battendo per dare rilievo nazionale al disastro Isochimica mettendo in campo proposte, avviando le linee fondamentali di un progetto di analisi e di movimento. Bisogna innanzitutto cambiare le leggi che regolano la materia dei pensionamenti”. Ranieri ha attaccato in primis la riforma Fornero, poi il Job Act renziano che non ha tutelato per niente i rischi di malattia e la grave situazione in cui versano i lavoratori ex Isochimica. “In più – ha chiarito – bisogna modificare la norma che concede benefici previdenziali solo dopo 10 anni di esposizione all’amianto. La bonifica del sito ed il riconoscimento dei diritti negati ai lavoratori restituirebbe la dignità alle Istituzioni”.
Ha chiuso il lavori il senatore del Partito Democratico Vannino Chiti: “Il ruolo della politica – ha spiegato – è quello di discutere dei problemi veri e decidere insieme le vie da seguire. Mi sono occupato dei problemi relativi all’ amianto perchè li ho vissuti nella mia città, Pistoia. Bisogna assolutamente restituire una spinta nazionale che riguarda i cittadini all’ interno del territorio. Sulla scia della vicenda Eternit, situazione che ha dato la scossa, siamo riusciti ad incardinare la nostra proposta di legge, con la conseguente nomina di un comitato ristretto che comincerà ad esaminarla. Se c’è una spinta dei territori, un’azione dei lavoratori colpiti, dei sindacati, di tutti gli altri lavoratori solidali e, soprattutto, delle istituzioni, riusciremo a portare in fondo un provvedimento organico.Io spero davvero che questa situazione incomprensibile abbia un riconoscimento importante. Per far ciò c’è bisogno di ricostruire questo dialogo. Dobbiamo essere uniti – ha concluso – mettere in rete esperienze con altre citta’ per vincere la battaglia in Parlamento”. (Pasquale Manganiello)

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