Stati Generali del Pd, appello all’unità dei circoli

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Venerdì scorso, presso la sede provinciale Pd di Via Tagliamento, si è tenuta la prima riunione “Gli Stati Generali dei coordinatori di circolo PD Irpinia”.

Hanno partecipato, oltre ai segretari e i reggenti che hanno sottoscritto il documento ispiratore dell’iniziativa – leggi qui Lettera Circoli PD Irpinia – altri Coordinatori di circolo della provincia (Avellino “Laboratorio Dem., Avellino “Aldo Moro”, Paternopoli, Pratola Serra, Castelfranci, S. Nicola Baronia, Mugnano del Cardinale, Flumeri, Prata P.U., Grottaminarda e Lauro) militanti, amministratori (Consigliere Provinciale, Sindaco Sant’Angelo dei Lombardi, consiglieri comunali) e gli On. Luigi Famiglietti, On. Valentina Paris, On. Rosetta D’Amelio e On. Umberto Del Basso De Caro.

I segretari Raffaele Grasso e Alfredo Galdieri, rispettivamente dei circoli PD di Ariano Irpino e Montoro, hanno aperto i lavori con una breve analisi del voto, dello stato del Pd provinciale e una proposta di rilancio del Pd nella provincia di Avellino “immaginando – come si legge in questa nota da loro inviata –  non un partito statico ed immobile bensì dinamico attraverso l’ipotesi di un nuova forma partito con l’istituzione temporanea di una regia politica dei coordinatori di circolo, su area territoriale, composto da cinque persone”.

Il resoconto di Grasso e Galdieri descrive nei dettagli quanto avvenuto in assemblea venerdì: venti interventi in quattro ore di confronto.

“Nella prima parte si è data precedenza ai segretari di circolo Pd, i quali hanno riconosciuto (seppur con divergenze riguardo l’opportunità di assecondare o meno le date stabilite dal Commissario) la mancanza di condizioni politiche in grado di permettere il congresso provinciale Pd.

Da più parti sono state sottolineate le difficoltà riguardanti l’individuazione della platea congressuale, in particolare si è posto l’accento sulla parte del regolamento congressuale riguardante il rinnovamento delle tessere e i casi, già noti alla stampa, del circolo di Rotondi, delle tessere online e del tesseramento anomalo riguardante alcuni circoli Pd.

Emersa con unanimità la necessità di dover partire dai territori non solo come spot elettorale ma come elemento essenziale e propedeutico a far ripartire il partito con i circoli territoriali al centro di qualsiasi azione, e su tale punto la proposta di alcuni segretari, nel caso di svolgimento del congresso, di presentare una mozione i cui protagonisti siano i segretari di circolo.
In particolare i coordinatori dei circoli Pd hanno fatto appello all’unità del partito – in una fase in cui alcuni comuni si preparano alla corsa alle amministrative –  alla necessità di scegliere dei criteri per l’organizzazione delle liste e per individuare la figura del candidato sindaco, ritenendo inopportuno a tal fine le divisioni preannunciate in questa fase congressuale.
Da un lato la necessità di avere una guida politica del partito provinciale dall’altra il bisogno di fare un congresso con regole a garanzia di tutti.
Diversi gli amministratori e i militanti intervenuti che hanno richiesto il rinvio del congresso a data certa e che tenga conto il più possibile dei percorsi intrapresi dal partito nazionale, considerato oltretutto la contemporaneità della data del congresso provinciale e dell’elezione del segretario nazionale.
In conclusione la proposta emersa tesa ad una nuova forma partito vicina all’esigenze territoriale e capace di dare risposte alle imminenti elezioni amministrative che riguardano i comuni irpini è affidare la gestione ad una regia composta da cinque coordinatori di circoli su base di area territoriale con valenza politica e con il compito di organizzare il percorso congressuale”.