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Stabilizzazione precari, la Cgil attacca il Comune: “Esclusi dal tavolo ministeriale”

Stabilizzazione dei precari al Comune, Cgil all’attacco. “Davanti al Prefetto, la delegazione della Fp Cgil (Marco D’Acunto e Licia Morsa) aveva proposto di fissare un incontro congiunto presso il Ministero dell’Interno al fine di dirimere alcune interpretazioni fondamentali per concludere la procedura di stabilizzazione degli 8 lavoratori precari del capoluogo. Proposta ritenuta di buon senso dallo stesso Prefetto ed accolta dai rappresentanti del Comune di Avellino al tavolo”, precisa il segretario generale della Fp Cgil Marco D’Acunto..

“Tutti d’accordo? Sembrava di sì, ma nemmeno per sogno. La giravolta arriva alle 14,25 di oggi quando in Funzione Pubblica Cgil perviene una laconica pec nella quale il direttore generale del Comune di Avellino “comunica” alla Fp Cgil che martedì prossimo lui stesso, il vicesindaco Picariello ed una lavoratrice precaria in rappresentanza di tutti gli altri incontreranno a Roma un funzionario del Ministero dell’Interno per discutere della questione”.

Dunque, Fp Cgil esclusa dall’incontro. “Non c’è che dire: una metodologia per nulla rispettosa delle corrette relazioni sindacali ed anche di un accordo raggiunto ad un tavolo ufficiale in Prefettura”.

“Ma questo sarebbe il minimo: già, perché la dipendente indicata quale rappresentante dei lavoratori, investita dalla Fp Cgil della questione, comunica di non essere a conoscenza della nota, di non essere rappresentante dei lavoratori precari e di non essere disponibile, con molte probabilità e per motivi personali, ad andare a Roma martedì prossimo”.

D’Acunto rivolge diverse domande all’amministrazione di piazza del Popolo. “La nota del segretario Feola è condivisa dall’Amministrazione, dal sindaco e dal vice sindaco? Se sì, perché non hanno detto in Prefettura che era loro intenzione escludere la Fp Cgil dall’incontro al Ministero? Chi di loro ha deciso che la dipendente in questione dovesse rappresentare i lavoratori senza nemmeno chiedere la disponibilità alla diretta interessata? Se non lo hanno deciso loro, hanno consultato gli elettori sulla piattaforma Rousseau? E’ questa l’idea di democrazia e di rappresentanza che ha questa Amministrazione?”.

“Come primo atto di formali relazioni sindacali, non vi è dubbio che da parte dell’Amministrazione comunale di Avellino si tratta di un clamoroso passo falso. E’ evidente, però, che sulla vicenda non li lasceremo fare da soli visto che molte obiezioni le abbiamo già sollevate ed invieremo un nostro dossier sulla vicenda al Ministero dell’Interno avendo a questo punto più di un dubbio sull’attività messa in piedi dal Comune di Avellino”.

 

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