Sprechi nella sanità in Campania, all’Asl di Avellino 28 dirigenti in più

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Le Fiamme Gialle del comando provinciale di Napoli hanno notificato circa 50 provvedimenti giudiziari emessi dalla Corte dei Conti di Napoli nei confronti di dirigenti delle aziende sanitarie, ospedaliere ed universitarie campane per danno erariale.

Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza ha permesso di riscontrare somme indebitamente spese dalla regione Campania pari a 15.995.112,60 di euro in ragione dell’assegnazione di incarichi di primario e vice primario negli ospedali campani in esubero rispetto a quanto imposto dal governo in tema di “spending review”.

Le indagini, avviate a seguito dell’approfondimento di alcune spese anomale presenti nei bilanci della regione Campania, hanno permesso di rilevare che, nonostante l’esistenza di un puntuale obbligo di ridurre le unità operative ed i connessi incarichi dirigenziali nel limite dei parametri definiti dall’intesa stato-regioni, non si è mai provveduto a tale esigenza di contenimento della spesa generando, così, un disavanzo per le casse della regione pari a circa 16 milioni di euro.

Dal mancato rispetto di tale obbligo normativo, introdotto già dall’anno 2005, sono scattate le indagini dei finanzieri del gruppo di Torre Annunziata e della compagnia di Nola che hanno analizzato le piante organiche di ogni singola azienda sanitaria, ospedaliera ed universitaria rilevando quanti fossero gli incarichi dirigenziali in esubero assegnati e puntualmente retribuiti.

AD AVELLINO 28 DIRIGENTI IN PIU’ – Come riportano il Corriere e Repubblica, all’ospedale di Nola c’è un primario e uno staff nonostante sia previsto un solo posto letto mentre all’ospedale Cardarelli di Napoli ci sono cinque reparti di medicina – con cinque primari – tre di chirurgia e due di ortopedia: reparti fotocopia.

E se alla Federico II ci sono tre reparti di neurochirugia, all’Asl di Avellino risultano 28 dirigenti in più mentre all’Asl Salerno ad essere in eccedenza sono trenta unità operative complesse, il ‘primo posto’, quanto a sprechi spetta all’Asl Napoli 3 Sud – area di Torre del Greco – con ben 132 primari e 254 vice in più.

In barba a quanto previsto, e cioè che ci dovrebbe essere un primario ogni 17,5 posti letto, in Campania avveniva tutt’altro.

Tutto questo è stato minuziosamente scritto dalla Corte dei Conti di Napoli.

 

L’attività delle forze dell’ordine ha consentito di accertare che negli anni 2014 e 2015 sono stati retribuiti 523 incarichi di “primari” e pagate 1.915 indennità di “dirigenza” in eccedenza rispetto alla dotazione organica prevista.

Così si legge nella nota delle Fiamme Gialle:

“Ad essere sottoposte al vaglio delle fiamme gialle anche le aziende ospedaliere universitarie regionali della Federico II, della seconda università di Napoli e dell’Irccs Pascale le quali hanno accumulato in pochissimo tempo un danno pari a 5.025.230,20 euro. Nel corso delle indagini è stata ricostruita l’intera procedura amministrativo-contabile adottata dalla regione Campania e dalle singole direzioni sanitarie ed ospedaliere per giungere alla riduzione delle posizioni in esubero la quale, in alcuni casi, dal lontano 2005 non era mai stata avviata e dunque conclusa. Ad essere notificati nella giornata odierna sono stati non solo dei provvedimenti che chiamano in causa i singoli direttori sanitari di tutte le aziende sanitarie, universitarie ed ospedaliere campane, per il danno erariale ad oggi consumato, ma anche richieste cautelari finalizzate ad interrompere, immediatamente, il pagamento degli incarichi individuati in esubero così da impedire un ulteriore dispendio di risorse”.

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