‘Sport in Classe’, Saviano (Coni): “L’attività motoria è un patrimonio per le scuole e per i ragazzi”

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“L’attività motoria dovrebbe essere un pilastro della cultura scolastica sin dall’infanzia. Educare i giovani allo sport e, negli anni, indirizzarli verso la giusta specializzazione è un bene per la salute fisica e mentale. Per poter tagliare tale traguardo, però, è necessaria l’accoglienza dei ragazzi in impianti idonei, di giuste dimensioni ed aperti  anche al territorio. Abbiamo registrato una serie di lamentale, infatti, di alcune società sportive che hanno trovato le ‘porte chiuse’ di alcune palestre scolastiche. Servono regole da ogni parte e serve soprattutto il rispetto”.

Così Giuseppe Saviano, delegato provinciale del Coni di Avellino, alla presentazione del progetto, ormai divenuto un’Istituzione nel panorama nazionale e provinciale, ‘Sport di classe’. Un progetto giunto con enorme successo alla quinta edizione.

“E’ la conferma di una grande iniziativa di collaborazione – aggiunge Saviano –  tra Ministero della Pubblica Istruzione e Coni  per un progetto di implementazione dell’attività motoria nella scuola primaria. Un progetto importante che prefigura, speriamo, l’educazione fisica nelle scuole primarie in modo più strutturale.

Hanno aderito al progetto moltissimi Istituti (circa il 75 per cento della popolazione scolastica), lo scorso anno oltre 6 mila alunni delle scuole primarie della provincia di Avellino sono stati i veri protagonisti di questa iniziativa.

L’obiettivo è stimolare sempre di più i dirigenti scolastici affinché aprano le loro classi all’attività motoria. Oltre a concretizzare il diritto allo sport e destinarlo ai bambini, con questo percorso si crea anche occupazione, seppur precaria, per tutti coloro che vogliono insegnare correttamente nelle scuole tale disciplina.

Da Sport di ClasseSport Days il passo è breve, e tutte le scuole che ne faranno richiesta potranno parteciparvi”.

Per Felice Vecchione, presidente della Fipav (Federazione Italiana Pallavolo) “Si tratta di un’iniziativa lodevole che ha come spirito iniziale quello di coinvolgere le scuole, i laureati ed i neo laureati di Scienze Motorie per diffondere la pratica sportiva nelle scuole elementari. Il progetto di ‘Sport di Classe’ è aperto alle classi 4° e 5°.

Si può iniziare l’attività motoria e sportiva in età precoce, ma ciò non significa avviare una specializzazione precoce e un allenamento finalizzato ad acquisire velocemente tecniche esecutive  raffinate, aumentando il numero degli allenamenti. La specializzazione precoce, ultimamente, va molto di moda ma assolutamente non è corretta”.

Giuseppe Giacobbe, vice provveditore Avellino aggiunge “Si tratta di un progetto istituzionale, sono circa 75 per cento delle scuole ad aver aderito. Un passo importante che ci spinge a fare sempre meglio e a lavorare in stretta sinergia con tutti gli attori di questa iniziativa. La mission è quella di attirare i giovani all’attività motoria fino a spingerli nelle varie attività sportive – conclude – un pò carenti sul territorio”.

Camillo Cuomo, referente  provveditorato agli studi di Avellino, è stato definito un pò il collante di questa corposa squadra designata per attuare il progetto.

“Siamo la parte Miur di questo progetto. Come scuola mettiamo a disposizione i tutor che ambiscono al mondo della scuola e cerchiamo di dare una mano a questi ragazzi affinché da questi progetti nascano, attraverso l’esperienza, nuove opportunità.

Per le prime, le secondo e le terze elementari si è affiancato un Pon con adesione abbastanza scarsa, intorno al 25 per cento. Speriamo di poter realizzare un cambio di rotta, è importante il movimento sportivo nelle scuole”.

Al termine della conferenza i promotori del progetto ‘Scuole Aperte’ hanno lanciato un appello. “Sarebbe necessario far sedere attorno ad un tavolo i rappresentanti di Asl, Ministero della Pubblica Istruzione, Coni e genitori affinché l’educazione sportiva trovi giusto spazio nelle scuole. Lo Sport è cultura, vita ed aggregazione.