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Sport e benessere: l’adrenalina prodotta dall’attività fisica utile alleato contro i tumori

sport benessere

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L’adrenalina prodotta dall’attività fisica potrebbe rappresentare un segreto contro il cancro? A quanto pare sì, stando a uno studio pubblicato da “Cell Metabolism”, il primo a indagare sui meccanismi molecolari che questo fenomeno comporterebbe.

In base a studi precedenti, coloro che hanno l’abitudine di fare regolare esercizio fisico hanno fatto registrare una probabilità inferiore di sviluppare un cancro, oltre a una maggiore sopravvivenza. Un esperimento successivo ha stabilito che è proprio l’adrenalina la principale responsabile di tale scudo protettivo: è emerso, infatti, che chi ha una maggiore sopravvivenza e un minore rischio di avere un tumore svolge regolarmente attività fisica, grazie alla quale si produce una quantità tale di adrenalina da fare in modo che si innalzino le difese immunitarie dell’organismo.

I ricercatori dell’Università di Copenhagen, che hanno condotto lo studio, hanno dichiarato che, essendo stato effettuato esclusivamente sui topi, non è ancora possibile dare una certezza sulla sua effettiva valenza anche sugli esseri umani.

Ma hanno ribadito che è comunque universalmente riconosciuto che praticare attività fisica abbia sempre aiutato l’uomo a stare meglio. Non solo da un punto di vista fisico. La produzione di adrenalina, infatti, che si concentra soprattutto durante lo sport, apporta anche un notevole benessere mentale.

Oltre alle sue riconosciute validità sulla salute del corpo, l’esercizio fisico sembra apportare anche un effetto benefico sugli stati depressivi. Secondo un altro studio pubblicato dall’ “American Journal of Medicine”, il rischio di depressione, che è triplo negli infartuati rispetto a chi non ha avuto attacchi, è dimezzato nelle persone atletiche, e cala anche in coloro che iniziano a fare sport dopo l’evento.

Senza dimenticare, tra gli altri, i benefici che si riscontrano sugli attacchi cardiaci, che grazie all’attività fisica diminuiscono del 30%, e nella prevenzione dell’osteoporosi.

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