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Sponz Fest: Il 21 Agosto sul palco il rock del deserto dei Tinariwen

Lo Sponz Fest entra nel vivo. La manifestazione in Alta Irpinia ideata e diretta da Vinicio Caposela dal 20 al 31 agosto arriva al secondo giorno con il concerto dei Tinariwen e l’incontro sulle ferrovie dismesse con il giornalista de “Il Fatto” Antonello Caporale. Sponz Fest – il cui sottotilo è «Mi sono sognato il treno» – prevede numerosi eventi in programma che avranno come suggestivo scenario la tratta ferroviaria attualmente dismessa Avellino-Rocchetta.
Giovedì 21: sulle note del deserto con i Tinariwen e le ferrovie abbandonate di Caporale.
Appuntamento domani 21 agosto alle 22.00 con il celebre gruppo del Mali Tinariwen – area della stazione Conza/Cairano/Andretta – nell’ambito dello Sponz Fest ideato e diretto da Vinicio Capossela.
“Il deserto è un luogo di disagio e sottile bellezza, un mondo desolato che rivela lentamente e con attenzione i suoi segreti”. Per i Tinariwen (vincitori di un Gremmy per l’album “Tassili”) il deserto è la loro casa, e la loro elettrizzante e ipnotica chitarra rock riflette le complesse realtà della loro terra d’origine, il Nord Africa Occidentale. Domani sarà dunque un’occasione per esplorare una nuova frontiera, quella del mobile popolo degli uomini blu del deserto del Mali.
Il gruppo porterà sul palco i successi del suo ultimo album “Emmar”, registrato sempre nel deserto (ma questa volta in quello californiano di Joshua Tree) con l’aiuto di artisti variegati come Josh Klinghoffer (Red Hot Chili Peppers) e Matt Sweeney (Chavez).
I Tinariwen hanno girato il mondo come headliner (gruppo di punta) in vari importanti festival tra cui il Eurockéennes de Belfort in Francia, Glastonbury nel Regno Unito e Coachella negli Stati Uniti.
I loro album Aman Iman (2007), Imidiwan (2009) e Tassili, registrato nel deserto algerino (2012) sono stati elogiati dai media e hanno attirato le attenzioni di Robert Plant, Elvis Costello, Thom Yorke, Brian Eno e Carlos Santana. Un successo, tuttavia, che non ha modificato l’essenza e lo spirito del loro stile musicale, che mescola il suono amaro delle chitarre appuntite con l’approccio spesso panteistico della poesia lirica.
Dato che lo Sponz Fest non è solo musica, domani a salire sul palco di Conza alle 17.30 sarà Antonello Caporale, scrittore e giornalista de “Il Fatto Quotidiano” arrivato a via Valadier dopo anni passati a “La Repubblica”. Tra le firme di punta del giornale guidato da Antonio Padellaro, Caporale terrà un incontro dal titolo “La vita é un treno: La Linea Avellino Rocchetta”. Interverranno insieme a lui Valentina Corvigno per l’associazione In_ Loco _ Motivi Avellino e Tonino Maffei per Irpinia Trekking. Seguirà il docufilm di Caporale “La vita è un treno” sulle tratte ferroviarie dismesse, un viaggio a tappe che è soprattutto un atto di denuncia civile sulla situazione dei binari italiani.
Alle 21.00 l’incontro con i richiedenti asilo politico del Centro Sprar di Conza a cui prenderanno parte Giancarlo Cetta, presidente dell’Associazione Irpinia 2000 Onlus e Samtov Kwami Enyonam, Irie Bi Irie Alain.
Mentre la mattina alle 9.00 Irpinia trekking proporrà una passeggiata nell’oasi del WWF del lago di Conza, e una visita al parco archeologico di Compsa con le sue rinomate iscrizioni funerarie.
Il “sogno del treno” porta con sé il confine, la frontiera, l’assenza, la separazione, la migrazione, l’avventura, il paesaggio, il cammino, l’attesa, il racconto, il confronto sociale. Temi che saranno trattati con linguaggi e modalità espressive differenti. Gli incontri, i concerti, le camminate, i momenti di alternanza tra musica e parola avranno luogo sempre in prossimità della linea Avellino-Rocchetta, strada ferrata dismessa nel 2010, e nata nel lontano 1892 assieme al giovane stato italiano con l’obiettivo di unire gli Irpini con il resto del paese. Negli anni divenne poi soprattutto la linea delle speranze da dove partivano i convogli “Espresso” per Torino, Milano e per la Germania. Le stazioni ora private del treno, saranno occasioni di incontro , confronto, sogno e racconto.
Tante le personalità del mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo che con il loro contributo, nei prossimi giorni parteciperanno al “viaggio”: Adrian Paci, Enrico De Angelis, Paolo Nori, Remo Ceserani, Antonello Caporale, Lello Arena, Mariangela Capossela, Claudia Losi, Enrico Fierro, Toni Ricciardi, Franco Bassi, Vincenzo Costantino Cinaski, Luigi Mascilli Migliorini, Giovanni Rinaldi, il Mago Christopher Wonder, Valerio Corzani.
La sera, protagonista indiscussa sarà la musica con i concerti di grandi artisti internazionali e nazionali. Alle 5 del mattino, nella notte tra il 20 e il 21 agosto, le Fanfare Ciocarlia terranno la “Woodstock del treno”, un suggestivo concerto all’alba nell’area della stazione ferroviaria Conza/Cairano/Andreatta. A seguire il gruppo del Mali Tinariwen (21 agosto) e Paolo Nori e l’orchestra dell’Usignolo, ( 22 agosto). Il 23 agosto diversi artisti si confronteranno col sogno del treno in un lungo concerto: Vinicio Capossela in trio, Howe Gelb, Otello Profazio Robyn Hithckock, Sacri Cuori Social Club, Lello Arena, Makardia, Francesco Forni e Ilaria Graziano, Massimo Ferrante e Peppe Voltarelli. Il festival farà una pausa il 24 e il 25 agosto e riprenderà il 26 agosto con Dimitris Mistakidis (26 agosto), Guano Padano (27 agosto), Giovanna Marini e Francesca Breschi (31 agosto). Immancabile poi, l’atteso concerto di Vinicio Capossela e la Banda della Posta a Calitri il 30 agosto.
Lo Sponz Fest è nato nell’agosto 2013 da un’idea di Capossela e Giovani Sparano con il contributo di Giuseppe Di Guglielmo: per tre giorni gradini, grotte, piazze e scale del paese di Calitri si riempirono di note, colori, balli e buon cibo. Migliaia di persone arrivate da ogni parte dello stivale si ritrovarono, come una vera comunità, per il piacere dello stare insieme, per rinnovare e recuperare le tradizioni legate al rito più ancestrale, le nozze. Una festa, più che un festival, organizzata e portata avanti con l’aiuto di tanti volontari. Una festa a cui tutti gli invitati contribuirono, come l’usanza voleva, donando quel che potevano in una busta.
Il Significato di Sponz:
Sponz, viene da Sponzare, una parola vicino a sponsale, ma che viene da spugna. Letteralmente significa imbeversi, inzupparsi, rendersi fradici. Normalmente si dice del baccalà, (unico pesce che un tempo raggiungeva i paesi dell’interno), che viene venduto rigido e salato, e per rendersi commestibile deve essere messo in ammollo, deve appunto “sponzare” almeno tre giorni, cambiandogli spesso l’acqua. A quel punto perde rigidità e salinità e diventa buono da mangiare. Così vuole fare con noi lo Sponz fest. Ammollarsi infradiciarsi di musica e racconti, darsi l’occasione di riflettere sul senso della comunità e su un modello di relazionamento sociale ed economico.
Lo Sponz Fest “mi sono sognato il treno” è un progetto, promosso dal Comune di Calitri (AV), che prevede un protocollo d’intesa di 8 comuni (Aquilonia, Andretta, Cairano, Conza Della Campania, Lioni, Monteverde, Morra de Sanctis, Teora) è finanziato dalla Regione Campania attraverso il PO FESR Campania 2007-2013 Ob.Op. 1.12 “la scoperta della campania”.

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