AVELLINO – I rapporti tra la società di basket di serie B Del.Fes e tre imprese, due avellinesi e una coop dell’hinterland, in particolare le somme che avrebbero versato alla squadra le stesse, ritenute dagli inquirenti “ingenti”.
Evidentemente tutte e tre avrebbero ricevuto, negli anni in contestazione, affidamenti dal Comune di Avellino. E’ la prima parte delle società e imprese in corso di identificazione da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Avellino nel corso delle perquisizioni che martedì sera e per tutta la notte hanno interessato oltre che le abitazioni nella disponibilità del sindaco Gianluca Festa, anche il legale rappresentante della società sportiva, Gennaro Canonico ed il commercialista Andrea Canonico.
Sarebbero queste le prime tre imprese coinvolte nel presunto accordo corruttivo che si sarebbe concretizzato in due fasi. Prima quella tra lo stesso Festa e Canonico e successivamente tra Festa e le imprese interessate. Per cui queste, con il placet del sindaco, avrebbero ottenuto affidamenti a Piazza del Popolo e in cambio finanziato la squadra che per Procura e Carabinieri è di fatto nelle mani del primo cittadino Gianluca Festa.
Nel frattempo proprio il decreto firmato dal pm Vincenzo Toscano, potrebbe essere già nelle prossime ore impugnato dalla difesa del sindaco, rappresentata dal penalista Luigi Petrillo.