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Spezia – Avellino, il pagellone dei lupi: Jidayi urla invano sul match del “Picco”

IL MIGLIORE. Jidayi 7,5 – Serve il bis di quella che è diventata una specialità della casa, il colpo di testa su calcio d’angolo. Gol a parte, è evidente il suo strapotere nel duello fisico con l’avversario. E’ arrivato tardi in estate e ha recuperato il gap con i compagni senza fare una piega. Chapeau, William.

Frattali 7 – Prova sontuosa del portiere biancoverde e non tanto per i riflessi mostrati sul tacco di Catellani e sul copo di testa di Calaiò, quanto per il salvataggio disperato su Rossi lanciato a rete da un erroraccio di Chiosa. Nel momento di difficoltà c’è sempre a guardia dei pali.

Nica 5,5 – Milos e Situm sono due martelli pneumatici nel primo tempo. Tesser gli viene incontro con il cambio di modulo nella ripresa. In tanti farebbero fatica a star dietro ai ritmi dell’asse croato.

Rea 6 – Abbandona il campo per infortunio dopo una strenua resistenza. La pressione offensiva dello Spezia è ingente ma lui risponde proteggendo Frattali senza fronzoli. (dal 27’ st Giron sv).

Ligi 5 – L’ammonizione ne annebbia totalmente le idee. Forti responsabilità sul gol del pari di Nenè, sfuggitogli anche sull’assistenza per la tiro di Catellani stampatosi sulla traversa.

Visconti 5,5 – In bambola nella prima frazione di gioco. Oltre che a Nica, anche a lui giova il passaggio alla difesa a cinque che lo toglie dall’imbarazzo, anzi lo abilita ad una ripresa di spessore in ottica propulsiva. Resta però un primo tempo che lo ha visto ballare troppo.

Arini 6 – Alimenta spesso l’azione nel primo tempo con un occhio sempre alla fase di non possesso svolta con grosso spirito di abnegazione per dare una mano a Nica in mezzo a Milos e Situm. E’ il polmone della mediana.

Gavazzi 6,5 – La partita del “Picco” ha dimostrato, qualora ce ne fosse bisogno, che l’Avellino non può fare a meno di lui. Dopo un avvio contratto per via dell’infortunio, i giri nel motore sono impazziti con una crescita esponenziale nell’intensità venuta fuori alla distanza. Il David di Tesser urla di amarezza per la traversa beffarda, ma si consola con il rientro a pieno regime.

Bastien 5,5 – E’ un fantasma che si materializza all’improvviso sulla propria linea di porta per salvare sul tiro a porta vuota di Terzi. Nella ripresa ha l’occasione per ammazzare la gara a tu per tu con Chichizola. (dal 35’ st Mokulu sv).

Insigne 5,5 – Prova ad inventare qualcosa ma senza costrutto andandosi a prendere il pallone sulla trequarti. Una sola volta pesca Trotta in verticale, l’unica occasione di una partita da separato nel reparto con l’ex Fulham dal quale è troppo distante. (dal 1’ st Chiosa 5,5 – Acclamato a furor di popolo, deve ringraziare Frattali se non porta la sconfitta sulla coscienza. Davvero un peccato in una partita nella quale ha messo un po’ d’ordine in difesa col suo ingresso).

Trotta 5,5 – Troppo isolato in avanti. Bastien e Insigne non gli assicurano i rifornimenti e lui si sfianca per andarsi a cercare palloni giocabili. Valentini e Terzi lo braccano con sportellate a ripetizione.

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