Senerchia — In tempi di spending review – si legge nella nota del presidente del Consiglio comunale – e tagli ai costi della politica, un risparmio di oltre 50mila euro per il Comune di Senerchia.
Tanto è “costato” tra maggio 2011 e giugno 2016 il vicesindaco Ferdinando Faia. Che chiarisce con i numeri quanto la sua attività amministrativa sia stata volta tutta al risparmio.
Ci sono norme che parlano chiaro in materia di permessi: le garanzie costituzionali offerte dall’art. 51 e il D.lgs. 267/2000 (articolo 79): Faia ha sempre rispettato alla lettera quanto indicato dalla normativa.
Nel suo caso, da dipendente di un istituto di credito, poteva regolarmente usufruire di tali permessi e costare al Comune una somma ingente.
QUANTO DOVEVA COSTARE FAIA
Nel dettaglio si può affermare che il costo previsto, garantito e dovuto per legge al fine di permettere il regolare svolgimento del mandato, prevedeva questi somme: permessi retribuiti euro 48.312; permessi per la partecipazione alle sedute di giunta comunale (n. 407 sedute nel periodo maggio 2011 – maggio 2016) euro 26.230,00; indennità di carica periodo 2011/2016, euro 8.540.
Il totale della spesa prevista era di euro 74.542.
QUANTO E’ COSTATO FAIA
Nei fatti, Faia, a consuntivo, ha consentito un risparmio notevole al Comune di Senerchia. Poiché le spese reali sono state le seguenti: permessi retribuiti euro 23.448,69; permessi per la partecipazione alle sedute di giunta comunale, euro 0; indennità di carica periodo 2011/2016, euro 0.
Dunque il vicesindaco è costato al Comune: euro 23.448,69 in cinque anni, anizcchè 74.542 euro.
Il risparmio della spesa prevista e garantita per legge è pari ad euro 51.094.
Evidentemente questi dati non possono piacere a chi si applica nella denigrazione continua e costante onde pervenire a qualche risultato politico. Ma c’è di più. Perché Faia sottolinea che da sindaco di Senerchia, dal novembre 1986 al maggio 2001, per circa 15 anni di mandato consecutivo, ha rinunciato ad ogni indennità di carica e rimborso spese che, cautelativamente, superano i 55mila euro.
IL NUOVO MANDATO
In qualità di presidente del Consiglio Comunale nel secondo mandato di Beniamino Grillo, dal 31 agosto 2016 al 31 dicembre 2016, sempre secondo la normativa vigente, poteva usufruire fino a 96 ore di permesso per un totale di 3168 euro.
Invece Faia è costato al Comune di Senerchia 1500 euro, che rappresentano 45 ore di permesso che il presidente del consiglio ha richiesto e ottenuto per lo svolgimento del mandato amministrativo. Anche in questo caso il risparmio è considerevole, di oltre 1600 euro.
Peraltro, va precisato che la somma di 1500 euro, essendo dipendente di un istituto di credito privato, vengono liquidate direttamente alla banca e non a Faia.