Speciale Via Crucis – Grottolella, Egidio Medugno: “Dal profano al sacro, Gesù il coronamento di un sogno”

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Carlo Maria Imparato – Il caratteristico e storico borgo vecchio di Grottolella anche quest’anno farà da sfondo alla tradizionale Via Crucis vivente organizzata dall’Azione Cattolica del paese della verde provincia di Avellino, capeggiata dall’imprescindibile figura del parroco Don Marcelo.

Appuntamento il giorno del Venerdì Santo, 25 marzo  a partire dalle ore 19.

Sarà una delle celebrazioni più solenni ed esclusive della provincia di Avellino infatti ad essere rappresentate non saranno solo le scene della Passione di Cristo ma anche alcune vicende antecedenti ai momenti della Sua agonia.

Ad aprire la manifestazione sarà proprio l’incontro avvenuto tra Gesù e Giovanni Battista a cui segue l’episodio della tentazione, quando il Cristo fu costretto nel deserto per 40 giorni sotto le dure pressioni del demonio. “Lazzaro, vieni fuori”,toccante e commovente è anche l’episodio del miracolo di Lazzaro che precede l’ingresso a Gerusalemme dove una gran folle accoglie il Redentore con rami d’ulivo.

Dopodicchè si entra nella vera e propria passione di Cristo con i classici episodi dell’ultima cena, della lavanda dei piedi e dell’arresto nell’orto degli ulivi arricchito dalla scena del bacio di Giuda. Seguono poi i processi davanti a Pilato e il Sinedrio e i momenti della condanna e della via crucis fino alla crocifissione che è ambientata davanti alla Torre del Castello di Grottolella, luogo mozzafiato che ben si presta alla scena rappresentata.

Gli organizzatori hanno voluto mettere in primo piano il modo con cui sono cambiate le vite di chi ha incrociato il cammino di Gesù migliaia di anni fa; da qui la rappresentazione del monologo di Pietro che si pente di aver rinnegato il “Maestro” e le parole del Cireneo che interrompono temporaneamente la via crucis per testimoniare come aver portato la croce sia stato per lui qualcosa che lo ha cambiato totalmente.

Egidio nelle vesti di Erode l'anno scorso
Egidio nelle vesti di Erode l’anno scorso

Quest’anno per interpretare Gesù è stato scelto il giovane Egidio Medugno, un fedelissimo della sacra rappresentazione, per la sua storica militanza nei panni di diversi personaggi.

“Sono passato dal profano al sacro –dice il giovane protagonista -; negli anni passati avevo già interpretato parti abbastanza impegnative come quelle di Pilato ad Erode. Posso dire che è stata una lunga gavetta dal momento che sin da piccolo ho sempre partecipato a questa manifestazione così prestigiosa e sentita dalla mia comunità. Recitare nelle vesti di Gesù è il coronamento di un sogno, di un obiettivo che mi ero prefissato e ciò dimostra di essermi fatto valere nel corso degli anni e di aver lavorato abbastanza bene”.

Egidio non nasconde l’emozione per il ruolo che andrà a rappresentare: “Quando me l’hanno detto, in parte non ci credevo e sono stato molto titubante nell’ accettare: la parte era ed è impegnativa e fondamentale sarebbe stata la massima disponibilità, ma dal momento che ho sempre frequentato l’azione cattolica e al tempo stesso la Via Crucis, non me la sono sentita di tirarmi indietro. Sono consapevole della grande responsabilità e di essere imprescindibile ma tutto questo mi onora e gratifica allo stesso tempo”

Il giovane grottolellese fa trapelare anche un pò di preoccupazione dalle sue parole: “Interpretare Gesù è molto difficile, ci vuole impegno e duro lavoro. Le scene da recitare sono tutte molto elaborate basti pensare a quelle del processo davanti a Pilato o il confronto con il Sinedrio e i sommi sacerdoti. Di sicuro la parte più bella è quella della crocifissione ma allo stesso tempo anche la più complicata”.

Egidio racconta, però, anche quanto sia bello collaborare con tutti i giovani guidatati in modo magistrale da Don Marcelo: “Il bello della Via Crucis sta proprio nel coinvolgimento totale dei giovani. Ogni anno si aggiungono sempre persone nuove;  quest’anno, per esempio, c’è un bel gruppo di quattordicenni  che non vedono l’ora di esibirsi. Tutto questo aiuta a crescere, a maturare. Quest’anno – conclude Egidio –  prezioso sarà anche il contributo degli adulti dell’azione cattolica di Grottolella e collaborare con loro, è per noi più giovani, un bel momento di confronto”.

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