Lacedonia, l’inviato Claudio De Vito – I primi spunti tecnico-organizzativi del settore giovanile dell’Avellino si erano sommariamente intravisti in occasione dell’amichevole sostenuta dalla Primavera di Alfredo Pollio a Sturno contro i lupi di Attilio Tesser. Ieri invece durante il cerimoniale di inaugurazione presso il quartier generale di Lacedonia, il nuovo progetto si è mostrato in tutta la sua ambizione.
“Abbiamo gettato le basi per una programmazione che va dai tre ai cinque anni – ha spiegato ai microfoni di Irpinianews il coordinatore del settore giovanile Enzo Vito – La scelta di Lacedonia non è casuale: vogliamo far crescere i nostri ragazzi in modo che si concentrino sul calcio e sullo studio senza distrazioni. Siamo stati accolti in maniera eccellente in tutto e per tutto con un notevole supporto morale che non ho ravvisato nelle altre città in cui finora ho operato. Con queste garanzie, il presidente Walter Taccone non ha esitato ad optare per questa nuova sede. Spero di ricambiare la sua fiducia”.
Il settore giovanile come serbatoio di talenti per la prima squadra. “Il nostro obiettivo – ha ammesso Vito – è quello di far crescere i ragazzi e farli debuttare nell’Avellino. In passato ho giocato nelle giovanili biancoverdi, il mio allenatore era Del Gaudio. Da un po’ di tempo ad Avellino si è perso di vista il vivaio. Noi siamo partiti da zero cercando di compiere un passo in più in avanti rispetto al recente passato. Nelle varie rose ci sono calciatori di tutte le nazionalità: americani, coreani, spagnoli, ciprioti, albanesi e rumeni, tutti tecnicamente validi”.
Il progetto tecnico è stato già illustrato ad Attilio Tesser: “Ho avuto un colloquio con lui a Sturno ricevendo la sua massima disponibilità per una sinergia con la prima squadra che l’anno scorso non c’era. Puntiamo ad una forte collaborazione che permetta ai nostri giovani di emergere”.