SPECIALE GIRO/ Damiano Cunego a Irpinianews: “Ho avuto la fortuna di vincere a Montevergine”

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Pasquale Manganiello – “Ho avuto la fortuna di vincere a Montevergine un pò di tempo fa”. Parole di Damiano Cunego, grandissimo campione italiano, probabilmente al suo ultimo anno di carriera tra i professionisti.

Cunego trionfò nel maggio del 2004, nel secondo arrivo in salita di quel Giro ai 1.260 metri di Montevergine  conquistando la maglia rosa. Cunego vinse in volata su un gruppetto di una quindicina di corridori che si diedero battaglia lungo i 15 chilometri della salita finale. Secondo fu McGee, davanti a Pellizzotti, Figueras e Garzelli. Sesto Gilberto Simoni. In quella tappa si ritirò dal Giro il leggendario Mario Cipollini per i postumi di una caduta. Negli ultimi venti chilometri, dal momento in cui si cominciò l’ascesa verso il Santuario di Montevergine, restarono davanti solo in due, Aebersold e Mazzanti, con lo svizzero ultimo a sventolare la logica bandiera bianca. Si salì così compatti con Simoni e Garzelli che avanzavano spalla a spalla e con Giuliano Figueras che tentò di sconvolgere il copione con una fiammata. I due provarono a rispondere fin quando Simoni diede mandato proprio a Damiano Cunego di tappare il buco. Alla fine il campione trentino di Palù di Giovo decise di tirare la volata a Cunego e il giovane veronese non tradì le attese andando ad esultare. Alla fine Cunego, dopo un grande Giro, trionfò a Milano.

La vittoria di Montevergine diede il la a quella grande cavalcata:

“Non è tra le salite più impegnative – ricorda Cunego – ma è molto lunga e difficile da affrontare. Dieci o venti atleti potrebbero arrivare a giocarsela allo sprint: è messa nella prima settimana e ci saranno energie fresche, per questo sarà molto combattuta come tappa.”

L’ottava frazione partirà da Praia a Mare e attraverserà buona parte della provincia di Salerno fino a raggiungere l’Irpinia con Montoro, Bellizzi e Torrette di Mercogliano: poi la dura scalata verso il Santuario di Montevergine.

“Sono stato tante volte in Irpinia – continua il campione – ricordo in particolare la salita di Passo Serra e l’affetto della gente e dei tifosi. Quest’anno si ritorna, spero di esserci anch’io. Potrebbe essere l’ultimo mio anno di attività”.

Per Cunego sarà un Giro d’Italia combattuto come ogni anno:

“Sarà un Giro d’Italia impegnativo come sempre, va bene per gli scalatori come me o magari per giovani un pò sul pezzo più di me visto che io ho già dato ciclisticamente. C’è un bell’interesse intorno, televisivo e social, il Giro resta uno degli eventi sportivi più importanti a livello globale.”

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