SPECIALE 2021 Dalle amministrative alle Provinciali, un anno di politica in Irpinia

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Nel bene e nel male il 2021 della politica irpina è stato sotto il segno del Pd. Il Partito Democratico, in provincia di Avellino, si è reso protagonista di alterne vicende, fino al punto di diventare il perno e la bilancia degli episodi più cruciali. In primis, cosa non da poco successa a fine anno (18 e 19 dicembre), il Pd ha eletto il nuovo presidente della Provincia nella tornata elettorale di secondo grado.

Qui Palazzo Caracciolo

Il sindaco di Montella Rino Buonopane, grazie soprattutto al consigliere regionale Maurizio Petracca – si sono spesi molto anche Roberta Santaniello, Enzo De Luca e Rosetta D’Amelio – ha riportato finalmente i dem ai vertici di Palazzo Caracciolo, cosa che non accadeva da diversi mandati a questa parte, quando i primi inquilini di piazza Libertà sono stati esponenti del centro-destra, ovvero Cosimo Sibilia e Domenico Biancardi.

Il dato politico è di estrema rilevanza, anche perché si abbina ad altri due fattori. Il primo è la ritrovata unità, proprio sul filo di lana, in via Tagliamento. Buonopane, infatti, è stato sostenuto anche dal consigliere regionale Livio Petitto, eletto l’anno scorso a Palazzo Santa Lucia nelle file del Partito Animalista, in rotta di collisione con i democratici irpini, e dal parlamentare Umberto Del Basso De Caro. Entrambi, per diverso tempo, hanno osteggiato i vertici provinciali del Pd. All’ultimo momento, però, hanno praticato una scelta diversa da quella che si immaginava, “scaricando” il loro principale alleato in altre tornate elettorali, Angelo Antonio D’Agostino, antagonista di Buonopane per la corsa a Palazzo Caracciolo.

D’Agostino non solo ha perso la sfida, anche se preannuncia ricorso visto che la sconfitta è stata per pochi voti, ma sembra si sia arrabbiato non poco con Livio Petitto. Qualcuno immagina ci possano essere ripercussioni anche sul prosieguo dell’amministrazione Festa a Palazzo di Città ma, almeno per il momento, il gruppo consiliare che fa capo a Petitto sembra ancora essere in perfetta sintonia con il sindaco del capoluogo.

Il Pd ed il nuovo segretario provinciale

La ritrovata coesione in casa Partito Democratico potrebbe significare anche l’elezione di un segretario provinciale scelto e votato in maniera unitaria. Sarebbe, questo, un altro dato di non poco conto, che metterebbe fine ad anni di lotte fratricide a via Tagliamento, dove c’è stato un susseguirisi di commisssari. Gli ultimi dei quali si sono alternati proprio nel 2021, con la staffetta tra Aldo Cennamo e Michele Bordo.

Il “Conte 2”

Infine, altro dato da non sottovalutare, l’estensione a Palazzo Caracciolo del “Conte 2”. Buonopane, infatti, non ha vinto soltanto grazie ai voti dei sindaci e consiglieri comunali del Pd, ma anche di quelli del MoVimento 5 Stelle, in primis, e della Sinistra. Lo schema politico, insomma, che diede vita alla seconda esperienza di Giuseppe Conte alla guida del Paese. Un fronte compatto che, in Irpinia, si pone in antitesi soprattutto a D’Agostino e Festa. Anche perché, oggettivamente, almeno per il momento, gli altri partiti sembrano in sofferenza.

Qui centro-destra

Carmine De Angelis, sindaco di Chiusano, un po’ a fatica ma con grande slancio, sta cercando di ricostruire pezzo per pezzo Forza Italia, uscito un po’ malconcio da anni di “scontro” tra Martusciello e Cosimo Sibilia. Quest’ultimo, proprio nel 2021, ha consumato un doloroso strappo dal partito di Berlusconi, dopo circa venti anni di militanza attiva.

E’ stato un 2021 di “ricostruzione” anche nella Lega e in Fratelli d’Italia. Il partito di Salvini, guidato ora in Irpinia dal senatore Ugo Grassi, sta provando a risalire la china, incassando anche nuove adesioni, come l’ex vicesindaco di Avellino, Maria Elena Iaverone. Stesso discorso anche per Fratelli d’Italia.

I “renziani”

I seguaci di Matteo Renzi in Irpinia, guidati dal consigliere regionale Enzo Alaia, tengono botta, anche se hanno perso diverse “sfide” con il Pd, in particolare con Petracca, il quale potrebbe scalzare proprio Alaia dalle “simpatie” del governatore ed affermarsi come il principale riferimento di Vincenzo De Luca in provincia di Avellino. Petracca ha “soffiato” ad Alaia sia l’Alto Calore che la Provincia, anche se i consiglieri provinciali di “Italia Viva” a Palazzo Caracciolo rappresentano la maggioranza, con la riproposizione dell’anatra zoppa.

Le elezioni amministrative di ottobre

Proprio il voto del 3 e 4 ottobre scorsi, ha reso palese la “rottura” politica tra Petracca e Alaia, soprattutto nei centri più grandi, tra i quali spicca Monteforte Irpino. Mentre il dem ha sostenuto Costantino Giordano, risultato poi vincente e rieletto sindaco, il renziano ha dato manforte all’antagonista Montuori, perdendo la partita. In autunno si è votato in 33 comuni della provincia di Avellino ed è stato tutto sommato il trionfo del civisimo, anche se in molti centri i sindaci eletti strizzano l’occhio ai partiti. Ed anche in questo caso, la maggior parte dei nuovi, o riconfermati, primi cittadini, propendono verso il Partito Democratico.