17.508 contagi (26.323 in tutto contando da marzo 2020), 188 decessi irpini, 800 ricoveri, ma anche 734.082 vaccinazioni (di cui 319.574 prime dosi; 288.854 seconde dosi; 20.438 dosi addizionali e 105.108 booster).
Il secondo anno della pandemia in Irpinia si riassume con questi numeri, che uniti alla minaccia della variante Omicron e alla corsa al tampone di queste ore ci ricordano ineluttabilmente come anche il 2022 inizierà nel nome del Covid. 2.368 positivi solo negli ultimi tre giorni del 2021 e il nuovo anno potrebbe aprirsi con 1.000 contagi al giorno tra capoluogo e provincia.
Ma nel secondo anno di pandemia c’è anche tanto sangue versato in Irpinia. Già a gennaio l’improvvisa scomparsa di una giovane madre ha gettato nello sconforto l’intera comunità di Cervinara. Dolore anche a Grottaminarda per la morte del poeta Domenico Carrara, ritrovato privo di vita tra le valli e le montagne della Val Camonica, in provincia di Brescia. E ancora l’incidente mortale che ha tolto la vita alla 17enne Debora Prisco mentre si trovava in auto con la sorella. Un episodio che ha lasciato sgomento tra le comunità di Avellino e Aiello del Sabato.
Sangue e dolore anche la notte del 23 aprile. Aldo Gioia, 53enne molto conosciuto in città, è stato accoltellato più volte mentre dormiva sul divano di casa. Il processo per Elena, figlia di Aldo, e Giovanni Limata, fidanzato di quest’ultima, è iniziato lo scorso ottobre a Palazzo di Giustizia. I due sono chiamati a rispondere dell’efferato delitto.
In quelle settimane si sono registrati anche altri due omicidi in Irpinia: un 83enne ha soffocato la moglie, mentre il 3 maggio nella frazione Ferrari di Serino Giovanni Pelosi è stato rinvenuto in strada privo di coscienza, immediatamente trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale Moscati è morto un’ora dopo. Un giallo ancora irrisolto che al momento vede ancora un unico indagato. Alto, purtroppo, anche il tasso di suicidi tra capoluogo e provincia, così come quello relativo a incidenti agricoli e stradali.
Intanto, nel secondo anno segnato dalla pandemia, la campagna vaccinale è entrata nel vivo: ottima la risposta dei cittadini pro-siero in Irpinia. Il 16 dicembre è partita anche quella per i bambini dagli 5 agli 11 anni. Sul finire di dicembre la riesplosione dei contagi, causati soprattutto da Omicron. La variante, affermano gli esperti, mostra una certa capacità di fuga immunitaria: i dati sulle reinfezioni dei guariti e sulle due dosi di vaccino non sono incoraggianti, ma quelli sui booster mostrano un notevole rinforzo della protezione.
Omicron corre veloce in Irpinia ma la sensazione – o chiamatelo buono auspicio – è che possa davvero essere l’ultima battaglia della lunga guerra al Covid, perché la notte è più buia solo prima dell’alba.