SPECIALE 2017/ Un anno di politica pensando… alle Politiche

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Pasquale Manganiello – L’anno politico vissuto in Irpinia si è sposato in maniera inevitabile con quanto accaduto a livello nazionale: un’intrecciarsi di idee, opinioni e ribaltoni che hanno avuto come filo conduttore l’avvicinarsi della fine della legislatura e, di conseguenza, alle elezioni politiche. Un anno particolarmente teso in casa Pd, interlocutorio per i cinquestelle, di rinascita per il centrodestra, di scissioni per la Sinistra alla sinistra del Partito Democratico.

Piccole e grandi vicissitudini si sono alternate anche a Palazzo di Città, con Paolo Foti che, nonostante nuovi scossoni, ha resistito in sella al Comune di Avellino e porterà a termine la propria sindacatura fino alle Amministrative del 2018. Proviamo a ricostruire e riepilogare quanto accaduto in questo strano e difficile 2017 per la politica irpina.

PD – Il flop al Referendum Costituzionale si fa sentire anche a inizio 2017 quando parte del Pd irpino chiede a gran voce il congresso. Ma arrivano le primarie nazionali per la scelta del segretario a stoppare tutto: l’Irpinia, nell’occasione, si conferma ultrarenziana. Dopo le Amministrative di Maggio, stravinte dai riferimenti dell’alleanza De Mita-D’Amelio, si accelera per un “Congresso balneare” che alla fine salta tra polemiche e strascichi velenosi. Si conclude l’epoca de quadriunvirato Paris-D’Amelio-Famiglietti-De Luca, Roma indica in David Ermini la figura commissariale che traghetterà Via Tagliamento fino al Congresso d’Ottobre. Un tesseramento poco chiaro, per usare un eufemismo, trascina il Pd provinciale verso l’ennesimo rinvio. Tutta l’attenzione si sposta sulle candidature alle Politiche: probabile, come confermano i sondaggi, che l’eco negativo di quest’anno incolore per i dem si faccia sentire nelle urne.

CENTRODESTRA – E’ stato l’anno della rinascita per il centrodestra irpino. La sconfitta alle scorse Regionali aveva assestato un duro colpo alle varie componenti che si erano completamente disgregate. L’opera di riassemblamento messa in atto da Sabino Morano e da Primavera Irpinia, l’apparente tregua tra le due figure di spicco di Forza Italia, Domenico Gambacorta e Cosimo Sibilia, ma soprattutto il ritorno in campo di Silvio Berlusconi che sta risalendo nei sondaggi e nel gradimento del Paese, rendono la coalizione attualmente favorita per le prossime elezioni Politiche. Da registrare il radicamento sul territorio di Noi con Salvini capeggiato in Irpinia da Marco Pugliese e l’ingresso in Forza Italia di Pietro Foglia dopo la parentesi alfaniana con Ncd.

MOVIMENTO CINQUESTELLE – E’ stato l’ultimo anno di battaglia parlamentare per il deputato irpino Carlo Sibilia che ha concluso questa legislatura da protagonista nella partita infuocata della Commissione d’inchiesta sulle banche. Pesano in ambito locale le sonore sconfitte ad Atripalda e Solofra, ma elettoralmente anche i cinquestelle irpini sembrano tenere nei sondaggi in vista delle Politiche. Rimangono irrisolti i punti interrogativi sulla selezione della classe dirigente e sul rapporto tra deputati ed attivisti.

SINISTRA – Dopo il tracollo alle scorse Regionali, la Sinistra prova a riunirsi intorno alla figura di Pietro Grasso per ritrovare uno spazio importante nella politica italiana. L’anno comincia con la scissione dal Pd e la fuga a sinistra degli oppositori di Renzi. In Irpinia Francesco Todisco, consigliere regionale al posto di Carlo Iannace per effetto della legge Severino, lascia i dem e sposa Mdp, il movimento fondato da Rossi, D’Alema e Bersani. Questa componente, insieme a Sinistra Italiana con Giancarlo Giordano e ai civatiani avellinesi, aderisce a Liberi e Uguali, nel tentativo di superare la soglia del 10% il prossimo 4 Marzo. Elezioni a cui concorrerà anche Potere al Popolo, una lista alla sinistra della sinistra del Pd: tra i suoi referenti provinciali Roberto De Filippis.

DE MITA – Anno interlocutorio per Ciriaco De Mita ed il suo partito. Tiene in mano i fili della politica irpina, ospita il Governatore De Luca in “casa sua”, a Nusco, per la firma sui 200 milioni da destinare al Progetto Pilota Alta Irpinia, vince a mani basse le Amministrative e getta le basi per una nuova strategia in vista delle Prossime Politiche. Inizialmente sembra Alfano l’interlocutore ideale per l’Udc ma, dopo l’uscita di scena dell’ex Ministro e la divisione nazionale all’interno del partito, l’ipotesi di un’alleanza con il Pd (continuamente bastonato dal sindaco di Nusco) ed una eventuale candidatura di Giuseppe De Mita nel Collegio Uninominale Alta Irpinia prendono forma.

Un anno di politica con un pensiero fisso a quello che accadrà tra poco più di due mesi, quando tutti gli scenari sopra citati potrebbero stravolgersi e rovesciarsi in una notte, quella più importante, quella del 4 marzo.

 

 

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