Renato Spiniello – Il 2017 è stato l’anno degli scandali in Irpinia, delle grandi inchieste che hanno portato la piccola provincia alla ribalta nazionale. Vicende, come quella dello sfruttamento della prostituzione minorile o dei diplomi falsi comprati alla Cisl, che se da un lato non possono che sconvolgere, dall’altro attestano come ad Avellino la legalità prevalga.
E’ stato un anno intenso soprattutto sotto il profilo giudiziario, con i due grandi processi tanto attenzionati dall’opinione pubblica, ex Isochimica e strage del viadotto di Acqualonga, ancora lontani dalla conclusione. Ma se il dibattimento sull’ex opificio di Borgo Ferrovia ha subito un’accelerata nonostante lo spostamento nell’Aula bunker di Poggioreale, con gli ex operai per la prima volta dopo trent’anni chiamati ad escutere davanti al giudice, quello sulla strage dell’A16 sembra destinato a subire slittamenti con tanto di eclatanti proteste da parte dei parenti delle vittime.
Ma andiamo per ordine.
Gennaio si porta con sé strascichi della morte del clochard Angelo Lanzaro, il 43enne ucciso dal gelo del Mercatone. Il 9 è il giorno dei funerali del senzatetto nella Chiesa del Santuario del Carpinello, nella sua Visciano. Il Sindaco Paolo Foti dichiarerà a più riprese come la morte di Angelo sia l’unico grande rimpianto del suo mandato. Freddo e neve rimarranno i leitmotiv di tutto il mese, con i disagi che le basse temperature comportano: scuole chiuse, viabilità ristretta e condotte dell’acqua spaccate.
Febbraio si apre con la cronaca in Irpinia. Sul raccordo Avellino-Salerno un commando di banditi prende d’assalto un portavalori della Cosmopol all’altezza degli svincoli tra Montoro Inferiore e Fisciano. Circa di 100mila euro l’ingente somma asportata dal blindato, denaro destinato ad alcune banche della zona. Sempre sul raccordo seguirà un secondo assalto qualche mese più tardi, ma andrà a vuoto. I malviventi saranno poi arrestati ad ottobre dalla Polizia di Stato con il supporto delle autorità tedesche.
L’8 marzo, giornata tradizionalmente legata alla donna e alle mimose, si tinge invece di rosso. In una fabbrica di componenti metallici di via Nazionale Torrette a Mercogliano, un operaio 50enne perde la vita colpito alla testa da un pezzo di metallo.
Ad aprile scatta invece l’allarme meningite all’Università di Salerno. Una studentessa 21enne, residente a Marzano di Nola, viene ricoverata al Cotugno di Napoli, da dove parte la segnalazione all’Asl di Salerno e alle altre aziende sanitarie competenti del caso. L’infezione è contagiosa e per questo motivo scatta la ricerca dei suoi contatti più stretti per avviare la profilassi, ma il caso, come prevedibile, innesca grande preoccupazione tra i frequentatori del campus. Fortunatamente tutti si risolve per il meglio, la ragazza infatti esce dal coma farmacologico.
Maggio lo abbiamo associato al male di vivere. Quella del 7 è un’autentica domenica nera per Avellino e provincia: prima un incidente in moto, poi il tentato suicidio di una 24enne di Atripalda ed infine quello riuscito di una 51enne di Altavilla Irpinia che decide di chiudere i conti con la vita. Al termine dell’anno solare saranno 32 i gesti esiziali compiuti in Irpinia. Numero quasi raddoppiato rispetto ai 19 del 2016.
A giugno l’allarme malattie infettive, sedato dopo il caso di Fisciano, torna a rimbombare sotto il nome di tubercolosi. I casi, in realtà, saranno solo due ed il primario del reparto di malattie infettive del Moscati Nicola Acone rassicura tutti cessando, di fatto, l’allarme. Giugno tuttavia è anche il mese che elegge 13 nuovi sindaci, tra cui Giuseppe Spagnuolo ad Atripalda e Michele Vignola a Solofra.
I mesi estivi sono accomunati dalle grandi emergenze nazionali, che ovviamente non risparmiano l’Irpinia. La mancanza di acqua, legata alla siccità straordinaria e alle reti colabrodo di Alto Calore Servizi, e il dramma incendi che, stando alle stime di Legambiente, manda in fumo nella sola Campania una superficie boschiva di 13.037 ettari, lambendo le abitazioni e causando, in alcuni casi, perfino la morte di sparute persone. La Regione affida alla dott.essa Claudia Campobasso la direzione della task force del Genio Civile per arginare il problema, mentre l’attività di prevenzione è destinata alle forze di polizia. Fuoco e acqua martorieranno l’Irpinia per tutta la torrida estate, la più calda di sempre.
Settembre è il mese della querelle relativa al concerto di Gigi D’Alessio in piazza a Pratola Serra, ritenuto dall’opposizione consiliare “troppo esoso”.
Ad ottobre iniziano invece i dolori per l’Irpinia, che in neanche una settimana si ritrova alla ribalta nazionale sui tg Rai e Mediaset e su programmi satirici quali “Le Iene” e “Striscia La Notizia” e di approfondimento come “Non è l’Arena” di Massimo Giletti. Prima lo scambio di culle alla Malzoni, poi il circolo degli orrori di via Vasto, e ancora il caso di Paola De Angelis e la raccolta differenziata. Vicende che si protrarranno anche nei mesi successivi.
Proprio la clinica di Viale Italia tornerà alle cronache nazionali sul finire dell’anno, stavolta in positivo suscitando speranze e sorrisi per due nascituri prematuri.
Ma prima che l’anno solare vada in archivio c’è tempo per l’indagine sull’edilizia scolastica che porterà alla chiusura dello storico liceo scientifico “P.S. Mancini” di via De Conciliis e per il giallo di Contrada Archi, dove in una villetta è stato ritrovato cadavere il dentista Ugo Masucci, con un foro di proiettile alla testa. Un mistero che l’anno venturo erediterà da questo turbolento 2017.