SPECIALE/ 2017 con vista vetta per la Sidigas, sognando un trofeo

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Renato Spiniello – Non è dicembre il mese adatto per tracciare un bilancio nel mondo della pallacanestro. Troppo pochi due squarci di stagione per giudicare il cammino dei lupi della palla a spicchi nell’arco dell’anno solare. Ci proveremo, come sempre quando parliamo di sport, partendo dai numeri.

54 gare giocate (32 vittorie e 22 sconfitte), terzo posto in Serie A, semifinale scudetto e ottavi di finale nella neofita Basketball Champions League, entrambe le volte k.o. per mano della Reyer Venezia, autentica bestia nera della Sidigas nel 2017, e quarti di finale alle Final Eight di Rimini. Cifre leggermente al ribasso rispetto al 2016, quando la Scandone raggiunse quota 38 vittorie con due finali disputate, ma consolidarsi, si sa, è più difficile che sorprendere.

Del primo squarcio di anno ricorderemo lo sbarco in Irpinia dell’ex tricolore David Logan, lo storico quanto sofferto passaggio del turno in Champions e la serie infinita contro Venezia: dalla vittoria al Taliercio in Gara 1, alle lacrime di Fesenko al Del Mauro in Gara 6. Ma i ricordi più dolci dell’anno solare della Beneamata appartengono agli ultimi mesi.

Nonostante la rivoluzione estiva operata dal diesse Nicola Alberani, in cui i vari Ragland, Green, Cusin, Thomas e Severini hanno fatto posto a Rich, Filloy, Fitipaldo, N’Diaye, D’Ercole e Scrubb, mantenendo in roster i soli Fesenko, Leunen, Zerini e Parlato, risultati e aspettative sono rimasti inalterati per il terzo anno di fila della gestione Sacripanti. L’allenatore delle 300 vittorie in A, il più vincente alla guida della Scandone e quello che, insieme al playmaker Filloy, ha portato un po’ di biancoverde perfino ad Eurobasket 2017, assistendo coach Messina fino ai quarti di finale persi contro la Serbia.

Della seconda metà di anno rimarrà indelebile nella storia della Beneamata la vittoria dopo due overtime al Forum di Assago, con la magia di Filloy sulla sirena del primo supplementare, ma anche i successi contro il Besiktas (andata e ritorno), Reggio Emilia e Venezia, più il secondo posto in massima serie.

Ed è così che la Sidigas archivia il 2017, travolgendo l’Orlandina in un PalaDelMauro quasi soldout e guardando alla vetta distante appena due lunghezze. Fari puntati ora sulla trasferta in Costa Smeralda (2 gennaio), poi Virtus e Trento per delineare la definitiva griglia delle Final Eight ed ambire ad un altro trofeo da mettere in bacheca dopo la Coppa Italia del 2008.