CESINALI- Hanno definito la loro posizione con il patteggiamento di una condanna a quattro anni con arresti domiciliari Giuseppe Valentini, 56enne di Bitonto, Vincenzo Montereale, 37enne di Bitonto, Valentino Capocchiano, 34enne di Grumo Appula imputati per una serie di reati collegati alla sparatoria avvenuta il 13 ottobre 2022 con personale della Questura di Avellino e di Foggia. I tre, difesi dagli avvocati Massimo Chiusolo e Nicola Quaranta hanno scelto di patteggiare davanti al Gup Marcello Rotondi la condanna per una serie di contestazioni per cui il pm della Procura di Avellino che segue le indagini, il sostituto Vincenzo Toscano, aveva chiesto il rinvio a giudizio. Decisiva per la loro posizione e anche per la possibilità di patteggiamento, la valutazione sul concorso al reato più grave contestatogli (quello di tentato omicidio) espressa dai magistrati del Tribunale del Riesame di Napoli.
Per loro era stata infatti valutata una posizione di “concorso anomalo” nel tentativo di omicidio degli agenti, realizzato dagli occupanti dell’altra vettura coinvolta. Il reato piu’ grave contestato infatti ai tre imputati era quello di tentato omicidio in concorso con gli occupanti di un’altra vettura rubata e usata per le attivita’ criminose, visto che erano stati esplosi numerosi colpi di arma da fuoco nei confronti di un ispettore e un assistente capo e di un altro sovrintendente della Polizia di Stato, tutti illesi perche’ in particolare avevano prontamente risposto al fuoco. In particolare uno degli agenti che si trovava gia vicino alla Jeep nera e che sfiorato da quella bianca da cui erano stati esplosi i colpi, aveva risposto al fuoco. I tre imputati come e’ noto il 12 ottobre del 2022 viaggiavano a bordo di una delle due jeep compass (quella nera) che venne bloccata nei pressi del piazzale antistante il cimitero di Cesinali. Rispondevano a vario titolo ed in concorso di resistenza e violenza in concorso (anomalo) con gli occupanti dell’altra vettura che con una manovra spericolata avevano cercato di investire due degli agenti della Polizia della Questura di Foggia e Avellino che erano intervenuti per bloccare la loro azione delittuosa. Dalla Jeep bianca erano stati anche esplosi anche due colpi di pistola e lanciate stelle chiodate per bloccare l’inseguimento. Per detenzione abusiva di una pistola, una Beretta PX4 STORM e per la ricettazione della stessa. Per ricettazione delle due vetture entrambe rubate, per l’alterazione del numero di targa delle stesse vetture. Va ricordato che la Jeep bianca era stata rinvenuta successivamente dal personale della Questura di Avellino e che all’interno c’era il corpo senza vita, ancora con un passamontagna in testa, di Giovanni Rinaldi. Nella vettura dei tre imputati erano state rinvenute, oltre alla pistola, anche una bomboletta di gas butano, cinque bottigliette di liquido infiammabile, ricetrasmittenti, utensili utili allo scasso e 149 chiodi in acciaio a quattro piedi di grandi e piccole dimensioni.
LA VICENDA
Tutto è iniziato la sera del 13 ottobre 2022, a Foggia; quando una pattuglia della Squadra Mobile si pone sulle tracce di un corteo di almeno cinque vetture che vengono seguite dal casello autostradale di Cerignola est, in quanto sospettate di poter essere dirette a compiere rapine ai furgoni portavalori. E proseguendo fino alla provincia di Avellino. Sull’Ofantina, all’altezza di Cesinali, tre auto sono riuscite a far perdere le proprie tracce. Due Jeep Compass, invece, raggiungono e si fermano nel piazzale davanti al cimitero del paese. La pattuglia di Foggia, assieme a tre volanti della mobile di Avellino, si fermano per sottoporre a controllo gli occupanti dei veicoli. Il conducente della Jeep bianca, però, tenta la fuga e con una prima mano…