Spaccio di crack nel montorese, condannato dal Gup il pusher

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Tribunale_Avellino_Aula

MONTORO- Tre anni e quattro mesi di reclusione ed una multa di seimila euro. La condanna emessa dal Gup del Tribunale di Avellino Giulio Argenio nei confronti del quarantenne pusher A.D.A, originario del serinese ma residente a Montoro, dove era stato tratto in arresto dai Carabinieri della Compagnia di Solofra per una vicenda di spaccio di crack.

Il magistrato ha però riqualificato la contestazione originaria di detenzione ai fini dello spaccio (per cui era stata invocata una condanna ad otto anni e sei mesi ) riconoscendo il V comma della legge sugli stupefacenti, ovvero lo spaccio di lieve entità. Verosimilmente accogliendo la tesi che nel corso della discussione aveva sostenuto il penalista Alberico Villani, facendo riferimento anche ad una recentissima sentenza della Cassazione sullo spaccio continuato per cui poteva essere riconosciuta la lieve entità.

Il fatto si riferisce ad una operazione di polizia giudiziaria dei Carabinieri avvenuta a Montoro, quando a qualche centinaio di metri dall’abitazione del quarantenne imputato era stato trovato un soggetto in possesso di 0,32 grammi di stupefacente, poi risultato crack e dopo aver avuto evidenze anche dal cellulare dello stesso che la droga era stata acquistata dall’imputato, avevano deciso di eseguire una perquisizione nella sua abitazione. Qui i militari dell’ Arma avevano trovato tutto quanto utile per l’attività di spaccio. Due bilancini di precisione, carta cellophane, una somma di mille e quaranta euro divisa in banconote di piccolo taglio dai cinque ai venti euro.